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Il convegno di Education 2.0: “La scuola nuova nasce dal basso. Esperienze concrete di innovazione educativa” (aggiornato 26/3)

Pubblicato il: 26/02/2010 12:45:04 -


Le scuole hanno inviato i loro progetti e le loro riflessioni su esperienze concrete di innovazione che, una volta condivise, possano diventare strumenti diffusi. Il 23 aprile ci troveremo quindi a Firenze per il primo convegno di Education 2.0. Inviate a la vostra richiesta di iscrizione in qualità di spettatori.
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Aggiornamenti del 26 marzo 2010: da oggi non si possono più inviare progetti, ma sono ancora aperte le iscrizioni per partecipare come spettatori all’evento; il convegno riceve il patrocinio della Provincia di Firenze e ottiene l’esonero per gli insegnanti dal MIUR.

• Scade oggi, venerdì 26 marzo, la dead line per l’invio dei progetti. Si possono tuttavia inviare richieste di iscrizione (ricordiamo, gratuita) come spettatori all’indirizzo community@educationduepuntozero.it.

• La Provincia di Firenze ha concesso il proprio patrocinio al convegno di Education 2.0.

• Il Ministero dell’Istruzione ha rilasciato l’esonero per gli insegnanti che parteciperanno al convegno del 23 aprile (Prot. n. AOODGPER 2926 del 17 marzo 2010).

Aggiornamenti dell’11 marzo 2010: un rimborso per gli insegnanti selezionati per la presentazione e un luogo d’eccezione per il convegno.

• Gli insegnanti selezionati per presentare i propri progetti davanti al pubblico del convegno del 23 aprile riceveranno un rimborso spese per la partecipazione. In questo modo verrà garantita una partecipazione quanto più democratica possibile, anche dei docenti provenienti dalle sedi più lontane.

• Il luogo del convegno sarà l’Istituto degli Innocenti di Firenze, una sede di particolare prestigio che, oltre a una sala di trecento posti, uno spazio multimediale e un porticato per la poster session, dedicherà al nostro convegno una partecipazione attiva nella realizzazione di un programma ricchissimo.

Tenetevi aggiornati su Education 2.0, nelle prossime settimane nuovi dettagli sul convegno.

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Il convegno che realizzeremo il 23 aprile prossimo a Firenze avrà come attori i protagonisti dell’innovazione didattica: gli insegnanti e le scuole. Il titolo “La scuola nuova nasce dal basso (esperienze concrete di innovazione educativa)”, vuole sintetizzare questo messaggio. Stiamo chiedendo alle scuole di presentare le loro esperienze, di rileggerle in modo da evidenziare il nocciolo di “senso” del loro lavoro e di sviluppare gli elementi che, a loro avviso, possono essere utilmente ripensati, ricollocati e ridefiniti in situazioni diverse. Lo scambio, l’assunzione di responsabilità di fronte al proprio lavoro e a quello degli altri, sarà il filo conduttore della riflessione sul valore della professione docente e del confronto con alcuni testimoni della cultura dell’educazione che inviteremo a condividere questo percorso.

Il convegno svilupperà quattro attività:
1) Bilancio di un anno di Education 2.0. Riflessioni sulla proposta iniziale e sul lavoro realizzato, parlerà Luigi Berlinguer
2) Presentazione delle esperienze delle scuole selezionate tra quelle che avranno riposto al call
3) Poster session (spazio di presentazione di propri poster che visualizzano le caratteristiche dell’esperienza raccontata). Le scuole avranno uno spazio per presentare esperienze e materiali
4) Riflessioni, commenti e spunti di discussione sulle esperienze presentate; chiameremo a ragionare con noi e con le scuole alcuni esperti

Le scuole sono chiamate a presentare le esperienze entro i quattro ambiti che sono indicati nel format del call:
1. curricoli e saperi
2. apprendimento e tecnologie
3. organizzazione scolastica e docenti
4. competenze, abilità, conoscenze, valutazione e certificazione











Regolamento____Modulo per l’invio di progetti____Modulo per spettatori

Le esperienze accolte tra quelle presentate saranno pubblicate sulla rivista. Alcuni video, in corso di pubblicazione sul sito, sviluppano le questioni rilevanti di ciascun ambito.







Luigi Berlinguer__________Walter Moro

Educationduepuntozero è nata da una convinzione precisa e da una constatazione di fatto. Siamo convinti che la scuola debba cambiare profondamente impianto, proposta, modello educativo; nel sistema italiano infatti la scuola, lungi dall’essere mero soggetto di erogazione e fornitura di servizi, è il luogo in cui cittadini e cittadine esercitano il diritto costituzionale alla’istruzione in tutte le età della vita, senza discriminazioni in relazione ad appartenenze identitarie e/o a diversità linguistiche, etniche/religiose/ideologiche ecc.

Nello stesso tempo constatiamo che, di fronte alla crisi del ruolo tradizionale della scuola e ai tanti diversi bisogni che a questa si rivolgono, la risposta istituzionale è debole, spesso arretrata e colpevolmente fuorviante.

Tuttavia malgrado i ritardi, le fughe in avanti e le precipitose retromarce, le sforbiciate, i tagli profondi, la colpevole disattenzione ai problemi veri, in cui la scuola si dibatte, e la denuncia e amplificazione, spesso strumentale, di difficoltà e anomalie, finalizzate a creare consenso intorno alle paure più che a far appello alla responsabilità di tutti, la scuola dal suo interno produce spesso proposte estremamente valide e significative; in molti casi riesce a esprimere in modo originale e vitale risposte importanti di fronte al bisogno di apprendere, che è il fondamento e la condizione della sopravvivenza degli individui e delle comunità sociali.

L’esperienza maturata in questo anno di vita di Education 2.0 (il sito è online dal 22 aprile 2009!) ci ha fatto vedere che, accanto a situazioni di drammatica inadeguatezza, di sciocca chiusura e di arrogante arretratezza istituzionale, molte scuole sono protagoniste di esperienze profondamente innovative, che riescono a interpretare bisogni e a inventare soluzioni creative, mai estemporanee, capaci di reggere all’impatto col nuovo. Abbiamo toccato con mano che l’innovazione di cui la scuola ha bisogno, è già spesso presente nel lavoro e nella ricerca quotidiana; nello stesso tempo siamo convinti che questa ha bisogno di uscire dalle singole esperienze, ha bisogno di essere portata al confronto in altri contesti, ha bisogno di essere valutata, ridefinita criticamente, in quel gioco continuo di riflessione, sperimentazione e scambio, che è la condizione necessaria per sviluppare un cambiamento che non sia fine a se stesso. Nel corso di questo anno, la quantità e la qualità dei contributi che sono arrivati alla rivista e che le hanno permesso di esistere hanno già dato una indicazione molto chiara: L’INNOVAZIONE NASCE DAL BASSO E VIVE IN QUELLE SCUOLE CHE SI APRONO AL CONFRONTO.

Education 2.0, ci sembra, ha offerto a queste scuole uno strumento per presentarsi, per riflettere sulle proprie esperienze e riflettere su quelle degli altri, ha cercato, ma qui forse la nostra capacità propositiva è risultata più debole, di sollecitare una riflessione culturale sul bisogno di apprendere, e ha posto l’attenzione su molti dei temi, che sono vitali oggi per la società italiana; la Community comincia a essere il luogo in cui si matura una consuetudine al confronto che dovrà essere valorizzata per esprimere tutte le sue le potenzialità.

Redazione

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