Il numero 87

Pubblicato il: 14/12/2022 01:21:12 -


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Indice

Giuseppe Cappello, Mario Fierli  Quale cultura per la scuola? parte 2

Anna Maria Ajello Non cognitive skills, etichetta comune, competenze diverse

Sebastiana Fisicaro Gli ambienti di apprendimento e la consapevolezza dello spazio

Giancarlo Sacchi C’era una volta il merito 

Giuseppe Fiori Peanuts, un microcosmo senza adulti

Presentazione

Questo è l’ultimo numero  del 2022, ci è sembrato eccessivo chiedervi attenzione alla vigilia di capodanno, ma … state tranquilli abbiamo già molti testi da proporvi per  la pubblicazione del giorno 11 gennaio  2023 !

Il confronto tra  Mario Fierli e Giuseppe Cappello  su  Quale cultura per la scuola? parte 2 si conclude qui, ma si tratta di ragionamenti che, affrontando il tema dell’utile e dell’ inutile  nella cultura scolastica,  ma non solo, dell’intelligenza artificiale  e del  valore delle tecnologie  apre nuove riflessioni, che speriamo di riprendere , anche col contributo di chi ci legge e di chi  già ci aiuta con contributi  e osservazioni.

 Che cosa si indica nella ricerca pedagogica ed anche ormai nelle pratiche di lavoro nella scuola quando si parla di competenze non cognitive? Anna Maria Ajello col suo interessante testo, Non cognitive skills, etichetta comune, competenze diverse orienta un percorso di osservazione alle modalità e  situazioni  relazionali e sociali in cui gli adolescenti  imparano a misurarsi con la necessità di vivere con consapevolezza ruoli e acquisizione di sapere, saper fare e saper interagire.

Lo spazio scolastico  non è un contenitore “neutro”  ma, almeno, dovrebbe essere un luogo funzionale all’apprendimento, capace di accogliere i percorsi di crescita degli alunni / studenti e supportare  le scelte didattiche  dei docenti. Il contributo di Sebastiana Fisicaro Gli ambienti di apprendimento e la consapevolezza dello spazio, attraverso molti puntuali riferimenti, mette in luce come proprio il  “luogo scuola” sia essenziale per sviluppare attività e percorsi di studio personalizzati.

Nell’articolo C’era una volta il merito Giancarlo Sacchi, a partire dalla Costituzione, ripercorre il difficile e mai attuato itinerario della scuola italiana verso la realizzazione di un diritto allo studio e al successo formativo per tutti e tutte;  lo studente “meritevole” ma privo di mezzi doveva essere aiutato a salire fino ai gradi più alti dell’istruzione attraverso  l’azione delle regioni e di altri soggetti, pubblici e privati,  concorrenti  con varie forme di supporto. Nella situazione attuale basta aggiungere una parola alla denominazione del Ministero della istruzione? 

Chiudiamo le pubblicazioni di questo anno con Peanuts, un microcosmo senza adulti di Giuseppe Fiori. Questo testo, che sa unire ricchezza di riferimenti culturali e attenzione  ai tanti problemi  che accompagnano la crescita  alla consapevolezza di grandi e piccini, ha la leggerezza e nello stesso tempo la profondità di ragionamenti complessi, una boccata d’aria di fronte alle tante difficoltà con cui ci confrontiamo ogni giorno. 

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