Home » Politiche educative » Le riforme dei percorsi IFP-VET nei paesi OCSE

Le riforme dei percorsi IFP-VET nei paesi OCSE

Pubblicato il: 11/10/2023 05:50:18 -


Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

Education at a glance 2023 sintetizza in cinque punti lo stato attuale della istruzione nel mondo presentando quello che sarà, quest’anno, il punto di attenzione centrale del testo: l ‘istruzione e formazione professionale ( IFP- VET Vocational Education and Training),  settore  estremamente importante dei sistemi educativi, che offre agli studenti percorsi “alternativi” rispetto a quelli finalizzati all’accesso alla formazione accademica. La rilevanza di questa scelta è evidenziata dalla contestuale presentazione dello SPOTLIGHT ON VET ( Riflettore sulla istruzione formazione professionale OCSE 2023.)

I cinque punti sono così sintetizzati:

  • Educazione e cura nella prima infanzia ( due –  tre anni di età). La qualità dei servizi formativi rivolti alla prima infanzia è garanzia di equità ed è essenziale per i bambini provenienti da ambienti  socialmente, economicamente e culturalmente svantaggiati, questi servizi inoltre contribuiscono a consentire parità nell’accesso al lavoro, in particolare per le donne. Mediamente, nei paesi Ocse il 18% dei bambini con meno di due anni ha accesso a questi servizi, dopo i due anni si sale al 43%  ( mentre in Islanda, Corea, Norvegia e Svezia supera il 90% , in almeno 9 paesi si resta con cifre al di sotto del 10%); a partire dai tre anni di età la scuola per l’infanzia è diffusa di norma nella maggioranza dei paesi OCSE( la media di iscritti è il 74%, in quattro paesi la percentuale è lontana dal 10%)
  • Aumenta il numero dei giovani adulti che completano i corsi di secondaria superiore Ormai il possesso di un diploma di secondaria superiore è considerato il requisito minimo per un inserimento positivo/ soddisfacente nel mercato del lavoro, ma ( dati  OCSE 2022) mediamente  il 14% dei giovani 25-34 anni  non aveva completato questo percorso di studio (nel  2015 era il 18% , i progressi più notevoli riguardano Portogallo e Turchia); il 77% di quanti  accedono alla secondaria superiore completa il percorso nel tempo previsto di norma, e il 10% nei due anni successivi, diversa la situazione di quanti frequentano percorsi di istruzione e formazione professionale( 62% stanno nei tempi regolari,l’11% nei due anni successivi, molti del restante 27% abbandonano). 
  • Meno della metà degli studenti IFP-VET frequenta percorsi che prevedono intrecci di scuola-lavoro. Se si considera la media OCSE si nota che il 44% di studenti frequenta questi percorsi, che in molti paesi comprendono apprendimenti basati su pratiche di lavoro, situazioni che consentono verifica diretta delle competenze acquisite e facilitano la transizione verso il lavoro, da notare tuttavia che questi percorsi non sono diffusi in tutti i paesi e mediamente raggiungono il 45% degli iscritti. La maggior parte di questi studenti hanno accesso alla istruzione terziaria, ma un quarto di  questi  ne è escluso
  • La spesa per studente varia in modo notevole tra i paesi OCSE. E’evidente che la precondizione per offrire ai giovani percorsi formativi di qualità è l’impiego di finanziamenti adeguati. La maggioranza dei paesi Ocse investe il 3-4% del Pil nella istruzione primaria e secondaria ( Colombia e Israele investono il 5%,sei paesi ne investono meno del 3%); tuttavia per valutare le risorse disponibili, entro i sistemi educativi, è necessario calcolare qual è la spesa  per studente, che varia dai 5000 dollari l’anno di Colombia, Messico e Turchia ai 25000 dollari del Lussemburgo , inoltre si notano molte differenze per tipologie di programmi dei diversi percorsi di studio. La media europea è circa 11.400 dollari  per studente nei percorsi di istruzione generale  , mentre questa sale a 13.200 dollari per l’istruzione secondaria professionalizzante ( costi di attrezzature e infrastrutture per alcune specializzazioni).
  • Salari bassi rendono poco attrattiva la professione docente. Molti paesi Ocse hanno difficoltà a trovare docenti, perché in genere gli stipendi non sono competitivi rispetto ad altre professioni e anche all’interno della stessa professione docente , gli stipendi del docente della secondaria inferiore è  di circa il 10% inferiore rispetto a quelli della superiore, questa differenza arriva anche al 30% ( va tenuto conto spesso anche del differente titolo di studio di accesso, in questi casi i docenti della secondaria superiore hanno livelli di formazione terziaria, mentre quelli della secondaria inferiore hanno il diploma, ma comunque anche quelli con istruzione terziaria sono poi penalizzati nella carriera rispetto a professionisti con titolo di studio equivalente).

SPOTLIGHT ON VET (dati OCSE 2022)  

Il focus relativo alla istruzione professionale contiene un Box, che illustra, in forma molto sintetica, gli interventi di riforma che quasi tutti i paesi Ocse, a partire dal 2013,  hanno realizzato con lo scopo di potenziare le filiere formative  IFP-VET. 

Obiettivi

  • agevolare la transizione verso il lavoro ed anche accompagnare verso   specializzazioni a livelli superiori di istruzione (studenti nella formazione iniziale);
  • offrire agli adulti   percorsi finalizzati alla riconversione e all’adeguamento delle competenze in relazione ai  cambiamenti del lavoro nel mondo attuale.

 Provvedimenti adottati:

  1. aggiornare i programmi di studio, anche attraverso una migliore qualificazione dei docenti occupati in questi settori. 
  2. avviare  i diplomati del secondo ciclo dell’insegnamento secondario  a livelli di studio post secondario (terziario e non terziario) ovvero sostenerli   verso il lavoro
  3. accrescere  la percentuale di quanti accedono alle  IFP VET, rendendo più attrattivi questi percorsi  per gli studenti e coinvolgendo anche gli imprenditori 
  4. moltiplicare   nelle varie tipologie di percorsi  i contratti di apprendistato e incoraggiare i datori di lavoro ad assumere apprendisti, rinforzando in questo modo  il sistema di formazione proprio attraverso l’ apprendistato.
  5. In molti paesi si stanno sperimentando forme nuove di cooperazione tra datori di lavoro nei diversi settori di attività e istituzioni formative al fine di rendere i percorsi formativi  più coerenti col lavoro attuale 

Sei sono i paesi che vengono presentati.

 Turchia I ministeri della educazione nazionale e della tecnologia nel 2021 hanno firmato un protocollo di cooperazione per rinforzare i legami tra gli istituti di formazione professionale, le camere di commercio e della industria, a livello regionale. Questo protocollo vuole facilitare la cooperazione istituzionale nella pianificazione dei programmi dei corsi.

 Grecia  Avvio di una  riforma dell’IFP -VET e dell’apprendistato “per tutta la vita” con tre principali obiettivi:

  • integrare la pianificazione strategica di IFP- VET e lifelong learning; 
  • rendere coerenti i contenuti di insegnamento/apprendimento dei corsi nelle diverse filiere con le offerte/esigenze del mercato de lavoro; 
  • perfezionare le procedure e  i programmi dei sistemi di certificazioe nella formazione iniziale e in quella continua  attraverso  forme di partenariati sociali. 

Il nuovo consiglio centrale dell’insegnamento e della formazione professionale, che opera a livello nazionale, analizza l’evoluzione del mercato del lavoro e produce “ raccomandazioni “ volte  a migliorare percorsi, programmi e infrastrutture. I consigli di collegamento “ liaison” ( stesso termine usato in francese e in inglese ) a  livello regionale individuano i corsi che mancano nell’IFP e nell’apprendistato rivolto agli  adulti e propongono attività rispondenti  alla richiesta locale di mano d’opera. 

 Germania. La legge sulla formazione professionale ,Berufsbildungsgesetz, è stata modificata nel 2020 con lo scopo di rinforzare e modernizzare la filiera professionale nell’insegnamento secondario superiore; per la riconversione dei lavoratori sono stati creati nuovi corsi ai livelli superiori di insegnamento  con  l’obiettivo di garantire ed evidenziare  l’equivalenza dei diplomi della filiera professionale (Bachelor Professional, Master Professional) ai Bachelor e Master accademici ,  facilitandone  la comparazione a livello internazionale.

Nel 2022 la Germania ha lanciato l’iniziativa della “eccellenza nella filiera professionale” per incrementare  la formazione inziale e continua e la riconversione dei lavoratori. Lo scopo è attrarre   i giovani verso questi percorsi e verso le differenti opzioni presenti ( formazione nel sistema duale, scuole tecniche e commerciali , livelli superiori di specializzazione). 

Francia  E’ stata diversificata la filiera professionale nel secondo ciclo dell’insegnamento secondario sulla base della legge sulla “libertà di scelta “ del 2018, si rinforza così la collaborazione tra diversi attori in modo che  i giovani iscritti alla filiera professionale godano dei migliori servizi di sostegno e orientamento e abbiano la possibilità di scegliere tra molte  e diverse opzioni.

La riforma si fonda su “campus” dei mestieri e delle qualificazioni, che, dal 2013 , stabiliscono stretti e continui collegamenti  tra scuole di istruzione superiore, centri di ricerca e attori economici operanti a livello locale . A partire dal 2018 si prevedono alcune  misure specifiche: aumenti  della remunerazione dei 16-20 enni e un sostegno di 500 € per quelli che hanno almeno 18 anni e vogliono prendere la patente; migliore informazione a giovani e famiglie sulla qualità dell’apprendistato; gli apprendisti, il cui contratto di lavoro è  stato interrotto nel corso dell’anno, non perdono l’anno di apprendistato; è possibile iscriversi a percorsi in apprendistato fino a 30 anni ( prima era  fino a 26); i contratti in alternanza sono  tutti finanziati in tutti i settori, quale che sia la dimensione delle imprese che li offrono.

 Nuova Zelanda Nel 2020 è stata rivista e  rivoluzionata la legislazione relativa ai  percorsi professionali con l’obiettivo di federare attori della economia e attori dell’educazione per avere un unico sistema e rinforzare e rendere  coerenti  l offerta dei percorsi e moltiplicare le possibilità di stage in impresa

Romania Nel 2017 è stato stabilito che nel sistema di formazione in alternanza  gli attori economici siano  richiedenti  di mano d’opera ed anche  attori/ protagonisti attivi  nella formazione.

 

Per approfondire

Italia Nota paese –Education at a glance 2023

Vittoria Gallina

166 recommended

Rispondi

0 notes
1296 views
bookmark icon

Rispondi