Se la tua voglia di imparare non va in pensione …
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L’Università Popolare di Roma (UPTER), il più grande centro di educazione permanente di Roma e d’Italia, pubblicizza le sue iniziative con questa frase: «Se la tua voglia di imparare non va in pensione» Che fine ha fatto la voglia di imparare degli iscritti ai corsi dell’UPTER ai tempi del coronavirus?
Prima del diluvio
Provo a rispondere alla domanda raccontando del corso di acquarello che sto seguendo all’UPTER: corso di 22 lezioni, iniziato a ottobre dello scorso anno e che si concluderà fine aprile 2020.
Prima del fatidico 5 marzo, data alla quale le scuole e tutte le istituzioni di formazione hanno chiuso battenti, ogni venerdì pomeriggio partivo dalla mia periferia romana direzione Palazzo Englefield, Via Quattro Novembre a Roma, vicino al Quirinale: tre autobus da casa, ma era anche un pretesto per riprendere contatto con la Roma storica, un’occhiata al Foro di Augusto, un’altra ai mercati di Traiano….
Il corso si svolgeva in modo tradizionale: tutti intorno a un grande tavolo con gli strumenti del mestiere (carta, pennelli e colori); il maestro dipingeva insieme a noi, prodigava consigli, si fermava accanto a ognuno per dare preziosi suggerimenti. Il mio non era solo un corso, era anche una piccola comunità di 11 persone (4 uomini, 7 donne): si chiacchierava di pittura, si preparava una mostra che sarebbe stata inaugurata il 28 marzo, si pensava ad un week end en plein air in Toscana. Unica concessione alle nuove tecnologie: un gruppo WhatsApp che includeva maestro e allievi, sul quale si condividevano le varie informazioni relative al corso.
Dipingere e imparare a dipingere durante il diluvio
Il venerdì 28 febbraio 2020 si è svolta l’ultima lezione in presenza. Dopo la notizia della chiusura di tutti i corsi, sono seguiti alcuni giorni di smarrimento e di silenzio. E poi, il 21 marzo, arriva all’improvviso questa mail dell’UPTER, di cui riporto i passaggi più importanti e che illustra come l’UPTER e altre istituzioni per l’Educazione degli adulti hanno affrontato la situazione.
«I corsi devono essere conclusi con tutti i mezzi di cui si dispone, pertanto, invitiamo i docenti a predisporre le lezioni per via telematica. I sistemi da utilizzare sono: WhatsApp, Facebook (Messenger), Skype, Google classroom, Zoom, ecc. In una lettera inviata ai soli docenti abbiamo proposto loro di utilizzare Zoom (ma si possono usare altri programmi), in quanto permette di registrare la lezione e poterla così anche caricare sul canale UNIEDATV, che è operativo dal 16 marzo su Youtube. UNIEDATV è una iniziativa dell’Unieda (Unione Italiana di Educazione degli Adulti) alla quale aderiscono oltre all’Upter, altre 110 Università popolari di tutte le Regioni italiane, che concordemente hanno adottato lo stesso sistema per proseguire e non far arrestare le attività culturali e i corsi».
Per quanto riguarda il nostro corso di acquarello, abbiamo concordato, con il maestro, di utilizzare il gruppo WhatsApp già costituito per proseguire il corso. Procediamo in questo modo: decidiamo insieme quale soggetto dipingere e, di solito il lunedì pomeriggio, il nostro maestro dipinge il soggetto prescelto e trasmette su WhatsApp alcune foto che spiegano, passo dopo passo, come affrontare il dipinto. Ognuno si mette al lavoro a casa sua. Il ‘compito’ deve essere terminato entro la fine della settimana e postato con una foto su WhatsApp; a questo punto il maestro dà un riscontro a ciascuno di noi attraverso un messaggio vocale.
Queste modalità on-line sono state condivise da tutti: il gruppo partecipa assiduamente alle attività proposte; spesso si va oltre, con altri compiti improvvisati, condivisione di materiali, consigli e commenti da parte di tutti.
Purtroppo, alcuni aspetti della lezione di pittura sono del tutto trascurati: l’interazione con il maestro è molto limitata; la gestualità — il modo di mischiare i colori, il movimento del pennello — non può essere evidenziata attraverso le foto.
Per allargare le prospettive del corso, alcuni di noi seguono un gruppo Facebook creato in questo periodo con il nome di Io sto a casa e dipingo. Su questo gruppo alcuni maestri di acquarello propongono gratuitamente lezioni di pittura videoregistrate e commentate (i tutorial) che durano circa un’ora, e mettono in evidenza ogni aspetto utile per portare a buon fine un dipinto, in un modo molto più dettagliato rispetto alla nostra chat. Tuttavia, per simili lezioni, appare evidente che è necessaria, oltre all’esperienza della didattica online, la padronanza delle tecnologie; non basta mettersi semplicemente davanti al computer. Nella maggior parte dei casi questi tutorial sono prodotti da una persona che affianca il maestro e si occupa della ripresa video e della registrazione dei commenti. Una buona lezione online non si può improvvisare.
Qualche nostalgia per il prima
Questa settimana il nostro corso UPTER arriva a conclusione. Nel nostro gruppetto, composto in gran parte di pensionati, siamo tutti preoccupati per il futuro delle nostre lezioni ( e non solo).
In mezzo a tante incertezze l’UPTER continua la sua missione e presenta varie iniziative online (mail del 17 aprile): Una nuova era è in arrivo. Da oggi pubblichiamo i corsi che si terranno on line (www.upter.it). Utilizzeremo la piattaforma GOOGLE MEET + CLASS ROOM. Non sarà come stare in aula ma ci potremo vedere, potremo interagire, scaricare materiali, fare tutto quello che si faceva in aula tranne poterci abbracciare, salutare con una stretta di mano».
Però, dei tempi di ‘prima’ nessuno ha il coraggio di parlare. Mi piacerebbe poter riprendere i miei 3 autobus per arrivare via Quattro Novembre! Chissà quando potremo tornare in aula e sedersi nuovamente intorno al tavolo con il nostro maestro? Chissà quando potremo organizzare la nostra mostra?
Malgrado tutto, per scongiurare la cattiva sorte, abbiamo fissato il nostro weekend in Toscana per il prossimo anno, i giorni 22 e 23 maggio 2021! Far progetti fa bene. Vi farò sapere.
Suzanne Ely È stata docente di Lingua e civiltà francese nelle scuole secondarie di secondo grado. Ha collaborato con l'INVALSI e il MIUR. Ha insegnato alla Scuola Europea di Parma.