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Un percorso formativo per dirigenti sportivi e non solo

Pubblicato il: 09/12/2010 17:05:42 -


Promuovere stili di vita più sani, lotta all’obesità infantile, lotta alla discriminazione razziale, attenzione alle fasce più deboli, anziani, diversamente abili, nuovi poveri, prevenzione del disagio giovanile, bullismo, droghe, alcol, tabagismo: un dovere di tutta la comunità educante.
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Il Comitato Territoriale UISP Castelli Romani, in collaborazione con il Responsabile Nazionale e Regionale della Formazione, ha organizzato un percorso formativo di I livello completamente gratuito rivolto a Dirigenti di Circoli / A.S.D. del proprio territorio e a tesserati che in futuro potrebbero essere chiamati a svolgere ruoli dirigenziali preso il Comitato di appartenenza (Frascati, 4 e 5 dicembre). Il programma ha previsto un momento di approfondimento della mission del UISP da parte del Commissario Orlando Giovannetti, che ha affrontato fra le varie tematiche anche quelle relative alla necessità di attivare una “nuova didattica” nella prassi quotidiana da parte degli Allenatori e dei Dirigenti.

Una seconda fase è stata dedicata alla presentazione dei vari progetti attivati negli ultimi anni. Degni di attenzione sono tutti quei progetti che, nello spitito del passaggio “Dallo sport allo sport per tutti”, mirano a coinvolgere tutte le persone nelle varie condizioni e nelle varie fasce di età. La scrivente è intervenuta a proposito di “Diamocieridiamociunamossa”, progetto di promozione di stili di vita più sani attraverso una maggiore attività fisica e una sana alimentazione. Il progetto, nato nel 2006 con Protocollo d’intesa col Ministero della Salute, vuole lottare contro l’allarme obesità infantile, che coinvolge oggi circa 60000 famiglie di alunni che frequentano la scuola primaria. A tutti loro sono stati consegnati materiali operativi come quaderni/libro, cartelloni, gadget, Maxi Quaderni magici per imparare a vivere in equilibrio con se stessi giocando.

Elemento vincente della campagna pluriennale è stato il coinvolgimento delle famiglie e di tutte le insegnanti che hanno aggiunto spunti operativi, novità e stimoli al percorso proposto. Al termine di ogni anno scolastico si sono organizzate e si organizzeranno delle feste finali, dove alunni, genitori, insegnanti, si riuniranno in una o più giornate per rendere visibili i risultati del Progetto.

Tra le iniziative realizzate nel Comitato Castelli degne di nota sono state la creazione di orti a scuola, l’allestimento di bancarelle con la presentazione alle famiglie dei loro prodotti, la creazione di ricettari con scelte alimentari sane e corrette, l’utilizzo di merende biologiche per tre giorni alla settimana: pane e pomodoro, pane e marmellata, macedonia, arrivare a scuola a piedi almeno una volta alla settimana.

Il Professor Sergio Barbadoro ha parlato del Progetto Pedibus e Gruppi di cammino per la “maggiore età”, dello sport nel Carcere di Rebibbia, dei campionati antirazzisti, del Giocagin per l’Unicef…

Il Dott. Marco Grimelli è interventuo fornendo gli elementi necessari per la gestione di una società sportiva: dalla organizzazione alla individuazione delle risorse.

Infine il P.I. sulla sicurezza Alessandro Leone ha fornito indicazioni sulla salute e sicurezza negli ambienti sportivi.

Consapevoli che la formazione è un processo permanente più che un prodotto, un sistema di gestione integrato atto a migliorare le prestazioni a livello individuale, di gruppo, organizzativo, sappiamo che non è sufficiente attivare un solo corso di formazione per assolvere al compito di colmare il bisogno formativo sia personale sia “aziendale”. Pensiamo allora di progettare altri momenti formativi seguendo diverse fasi:
• individuazione delle necessità formative (attività di tipo diagnostico);
• in base ai bisogni, programmazione di altri interventi formativi;
• realizzazione di un programma di attività;
• creazione di sinergie col territorio, scuole, comuni, oratori, associazioni sportive;
• creazione di una rete di scambi;
• utilizzazione maggiore dei mezzi di informazione per sensibilizzare tutta l’opinione pubblica sulle iniziative sportive e culturali attivate sul proprio territorio;
• valutazione dei risultati.

Certi che promuovere stili di vita più sani, lotta all’obesità infantile, lotta alla discriminazione razziale, attenzione alle fasce più deboli, anziani, diversamente abili, nuovi poveri, prevenzione del disagio giovanile: bullismo, droghe, alcol, tabagismo, sia un dovere di tutta la comunità educante. Speriamo attraverso questo nostro piccolo contributo, di riuscire a gettare un sassolino nell’ampio oceano della formazione, che riesca a generare tanti cerchi concentrici sempre più ampi su cui riflettere!

Laura Mazzone

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