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Oltre lo specchio dei desideri

Pubblicato il: 14/05/2013 12:29:10 -


Come Harry Potter si smarrisce davanti allo specchio dei desideri, così le nuove generazioni possono facilmente perdersi davanti ai dispositivi digitali – videogiochi, social network,... Una rete di scuole toscane promuove un progetto di educazione ai media, per costruire una cittadinanza digitale sicura nel villaggio globale. L’esperienza è stata presentata al III Convegno di Education 2.0.
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IL PROBLEMA DI PARTENZA

Il progetto, presentato da una rete di scuole, è nato in risposta al bando “Cittadinanza, Costituzione e Sicurezza” promosso dal MIUR, in collaborazione con l’ANSAS.

Si è colta nell’episodio di Harry Potter smarrito davanti allo specchio dei desideri una forma di proiezione delle caratteristiche comportamentali delle nuove generazioni, almeno nella percezione comune. Gli adulti di riferimento spesso vivono in una sorta di analfabetismo mediale, più o meno accentuato e consapevole, che impedisce loro di esercitare con efficacia il loro ruolo formativo.

È facile associare lo specchio dei desideri ai moderni dispositivi digitali in cui è forte il rischio di potersi perdere (dai videogiochi ai social network). D’altra parte le potenzialità di questi mezzi in termini formativi e comunicativi sono indiscutibili.

L’input progettuale è stato da una parte il desiderio di combattere questa forma di nuovo analfabetismo che compromette e mortifica il ruolo educativo, dall’altra l’esigenza di portare gli alunni ad avvicinarsi allo “specchio” con atteggiamento disincantato, usandolo in modo consapevole e creativo.

L’ESPERIENZA

I destinatari del progetto sono stati: gli alunni (per i quali riempire di senso formativo la digitalizzazione spontanea), genitori e docenti (a cui far acquisire strumenti mediali efficaci).
Per realizzare il progetto è nata una rete di tre scuole con alunni dai 3 ai 18 anni: la Scuola Media G. Galilei, il I Circolo Didattico F. D. Guerrazzi e l’ISISS M. Polo di Cecina.
Tra i partner il MED – Associazione Italiana per l’Educazione ai Media e alla Comunicazione – che ha assicurato l’apporto di un team di esperti, presieduto dalla Dott.sa Maria Ranieri, a cui è stata affidata la direzione scientifica.

Articolazione:

A. Conoscere e capire: Sicurezza e informazione
Seminario “Nuovi media: istruzioni per l’uso” – Percorso formativo sull’educazione ai media e all’utilizzo in ambiente scolastico rivolto a docenti e genitori dei tre istituti;
Cineforum Nativi digitali – Visioni cinematografiche selezionate sui new media. Interventi di esperti di linguaggi multimediali e di dinamiche giovanili;
Convegno “Clicco, ergo sum” – Conferenze tematiche con esperti internazionali e presentazione dei prodotti della sperimentazione; New media news – Utilizzo dei siti delle scuole per la divulgazione in itinere delle azioni svolte; creazione di un sito curato dal MED con finestre formative rivolte a docenti, genitori e studenti. All’interno è presente una piattaforma educativa ad accesso selettivo per la sperimentazione con forum didattici e tecnici. Il sito http://www.oltrelospecchio.net è attivo da dicembre 2011 e rappresenta uno strumento di formazione permanente e di trasferibilità del progetto.

B. Agire e applicare: Sperimentazione e formazione a scuola
Davanti lo specchio – Formazione docenti sulla media education ed elaborazione di percorsi sperimentali. Coinvolgimento di trenta classi e circa 750 alunni.
Dentro lo specchio – Implementazione dei percorsi attraverso un’attività di endeconding/decoding; gli alunni hanno analizzato un mezzo o un prodotto digitale e/o multimediale al fine di conoscerne struttura, potenzialità, meccanismi di comunicazione e strategie di diffusione.
Oltre lo specchio – Costruzione di oggetti digitali e/o multimediali originali in una prospettiva nuova, creativa e propositiva. In particolare sono stati realizzati: nella scuola dell’infanzia e primaria fumetti e video digitali, nella scuola media video e blog tematici, studi sui videogiochi e didattica e webquest, nella scuola superiore linguaggio video e analisi delle fonti, foto o video per autopresentazione, podcasting.
Tutti i prodotti sono visibili nel sito (prodotti della scuola).

RIFLESSIONI

Punti di forza: la rete di scuole si è rivelata una risorsa capace di stimolare un confronto produttivo adottando una visione organica dell’impatto delle azioni in tutto l’arco formativo; l’apporto del MED ha assicurato qualità al progetto.

Criticità: il coinvolgimento dei genitori è risultato impegnativo; i docenti hanno dovuto attivare modalità cooperative inusuali.

Durante la sperimentazione, a una fase iniziale didatticamente rassicurante con metodi di indagine che, per quanto legati al mondo digitale, riflettono la forma classica di approccio alle conoscenze (ricerca, selezione, analisi, rielaborazione), ne è seguita una con obiettivi finali chiari ma procedure intermedie non completamente prevedibili e strutturabili: una ricerca-azione sul campo con necessaria collaborazione tra gli attori in cui la componente studentesca primeggiava non tanto per competenze, quanto per la facilità di approccio e comprensione del mezzo e delle sue possibile applicazioni.
È necessario, come docenti, essere disposti a riprogettare cogliendo le sollecitazioni maturate durante un percorso: imparare a imparare… insieme.

***
Immagine in testata di andres musta / Flickr (licenza free to share)

Daniela Frontera Anna Arzilli e Patrizia Pellegrini

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