Home » Community » Il fascino magnetico del Professore

Il fascino magnetico del Professore

Pubblicato il: 08/11/2023 02:01:25 -


Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

Esistono persone in grado di entrarti subito nel cuore e non abbandonarti più: una di queste per me è stata Luigi Berlinguer, dotato di una capacità di seduzione e di un’energia vitale fuori dal comune.

Occhi curiosi, linguaggio icastico, potente e pirotecnico, capace di azzardo nelle sue argomentazioni radicali, appassionate e, spesso, controvento. Capace anche di reazione e di tenacia nell’andare incontro ai propri obiettivi, perché – diceva – ho preso tante bastonate e ricevuto tanti insulti, ma sono sardo, le mie vertebre rimangono dure e solide.

Mai vecchio, neppure superata la soglia dei novant’anni.

Per incorniciarne un ritratto per grandi e sommari capitoli della biografia, mi piace richiamare le pagine in cui si racconta il bambino Luigi, che viveva allo stato brado con il suo gruppo di coetanei sul lungomare di Stintino, il preadolescente con i calzoni corti impegnato nello studio del pianoforte, il liceale penetrato sottopelle dall’esperienza del Bello[1]. Poi gli studi giuridici, l’impegno politico e la militanza culturale che sempre lo hanno animato e contraddistinto, come giurista, docente e Rettore all’Università degli Studi di Siena, segretario Generale della Conferenza permanente dei Rettori italiani (CRUI) e parlamentare[2].

Al posto giusto al momento giusto, nella sua vita professionale si è misurato anche alla guida del Ministero dell’Istruzione e si è impegnato al Parlamento Europeo in quota Pd, sottoscrivendo, tra l’altro, il manifesto del Gruppo Spinelli per un’Europa federale.

Ha poi continuato a mettere disposizione la sua esperienza per stimolare quel cambiamento di cui c’è ancora un forte bisogno, come promotore e presidente di due Comitati ministeriali, rispettivamente per la promozione della cultura scientifica e tecnologica e della musica per tutti gli studenti: Per tutti intendo TUTTI. Non saprei dirlo diversamente. Potrei dire everybody, potrei dire tout le monde, todos; tutti non vuol dire solo una parte! Perché tutti gli esseri umani sono aperti alla musica: non intendo con questo i musicisti, professionisti. Intendo persone che suonino.

Ha ingaggiato una battaglia personale per una scuola in cui si impara a leggere, a scrivere, a far di conto e a far di canto, perché tutti possano essere dei “dilettanti” della musica, o meglio degli “amateurs”, con propensione e gusto nel fare qualcosa, senza che questo diventi necessariamente una professione.

Se entra la musica nel cammino di apprendimento, entra nella scuola una potente leva educativa, che stimola meraviglia e entusiasmo, coinvolge la dimensione corporea e educa alla coltivazione di tutti i sensi. L’esercizio dell’attività musicale a scuola ha in sè un enorme valore “RICREATIVO”, cioè “ri-crea” la persona, introduce un radicale cambiamento e funge da buon viatico anche per la realizzazione di quella “école de la mixité” di cui si parla ormai in tutta Europa, luogo ove possano incontrarsi felicemente razze, culture, religioni, suoni e saperi[3].

Ora, nel momento doloroso della perdita, apro il mio album di ricordi e momenti che porto scolpiti nella memoria, una piccola personale testimonianza che la battaglia di Luigi ha saputo suscitare partecipazione dal basso e accendere il desiderio per una scuola che valorizzi Arte e Musica.

L’aula da sogno

In occasione di un convegno sull’importanza dell’ambiente di apprendimento a Modena ho il privilegio di presentargli di persona il progetto pilota dell’ AULA DA SOGNO®, dall’acustica perfetta, rivestita da pannelli fonoassorbenti che impediscono il fastidioso “effetto brusio”, restituendo un suono limpido e ideale per la didattica[4].

Il Professor Berlinguer accoglie subito con interesse l’invito a venire a Milano a sperimentare di persona la qualità della prima aula bonificata acusticamente in una scuola in Italia. Il suo incoraggiamento pieno e convinto per questa iniziativa pionieristica trasforma per l’intera comunità scolastica questa giornata del febbraio 2015 in un momento di festa e di stimolo per un impegno ulteriore per il benessere acustico a scuola.

Nei mesi successivi non ha mai fatto mancare il suo interesse per l’estensione del progetto a tutto l’edificio scolastico e ne ha sostenuto la comunicazione in diverse realtà territoriali.

Il coro più grande del mondo

Questa volta sono io, insieme a studenti e genitori della mia scuola a accogliere l’invito di Luigi.

Il 9 aprile 2015 è un giorno di scuola davvero alternativo a quello dell’aula. A Napoli, nella cornice di Piazza Plebiscito, 10.000 voci di coristi provenienti da tutta Italia cantano in polifonia, dopo un corso a distanza proposto da Rai Educational sulle partiture[5].

La piazza è invasa dall’armonia di un messaggio educativo straordinario, destinato a entrare nel Guinness dei primati con il record del coro classico più grande del mondo.

Ancora una volta il cuore pulsante della manifestazione è Luigi Berlinguer, infaticabile Presidente  del Comitato Nazionale per l’Apprendimento Pratico della Musica per tutti gli studenti, convinto che il canto, e in particolare il canto corale, concorra al potenziamento delle capacità cognitive, sviluppi la sensibilità estetica e affettiva dei giovani, l’attenzione, la memoria e l’espressione e sostenga i processi di apprendimento. L’esperienza e la formazione del coro, inoltre, hanno un considerevole valore educativo in quanto favoriscono cooperazione e relazioni sociali basate sulla fiducia, l’accoglienza dell’altro, il riconoscimento di diritti e doveri.

A scuola si va per imparare a parlare, leggere e scrivere – sottolinea anche in quest’occasione Berlinguer – ma anche per imparare a suonare e a cantare, modi di esprimere noi stessi tanto nobili e importanti quanto la parola. La Musica costituisce, infatti, una grande ricchezza educativa, che promuove l’essere umano attraverso la fatica, ma anche la gioia del risultato.

A Casa Verdi i musicisti non invecchiano mai

Dai primi anni del Novecento Casa Verdi è una realtà unica al mondo, voluta dal Maestro per ospitare e aiutare i colleghi meno fortunati. Grazie al progetto “IN Casa Verdi: INcontri Intergenerazionali IN Musica”,  che ho condiviso con il Consiglio di Amministrazione, si è consolidata l’abitudine all’incontro tra giovanissimi allievi delle scuole secondarie di primo grado e gli anziani ospiti, che amano rievocare momenti significativi della propria carriera artistica. I loro racconti appassionano i ragazzi e generano occasioni in cui suonano e cantano insieme, dando vita a  emozionanti  performance musicali.

Luigi Berlinguer, ospite d’onore della giornata conclusiva del progetto del 2016 “Bianco, rosso & Verdi”, apprezza commosso i momenti di improvvisazione musicale dei ragazzi con il soprano Lina Vasta, il baritono Armando Ariostini, il batterista Leonello Bionda e il pianista Raimondo Campisi e sottolinea l’unicità di questo momento di scuola molto speciale.

Sul tavolo del salotto con gli arredi appartenuti al Maestro, lo attende anche il grande e prezioso libro degli ospiti, un cimelio che reca le firme e i pensieri di illustri visitatori, dalla Regina Margherita a Gabriele D’Annunzio, da Luigi Einaudi a Dario Fo, da Azeglio Ciampi al cardinale Martini. Sulla pagina bianca scrive: “Casa Verdi aiuta a conservare e a valorizzare un patrimonio straordinario della nostra Italia: la Musica. Perchè i musicisti non invecchiano mai!”

 Ciao Luigi, sentiremo in tanti la tua mancanza.

[1] G. NUTI, Vorrei una scuola con i suoni del mare. Due giorni a Stigliano a colloquio con Luigi Berlinguer, Franco Angeli, 2019. R. BRAMANTE, Il moto delle “acque dormienti”, oltre la vecchia scuola, in “Education 2.0”, 25 marzo 2020

[2] AA.VV., Tra diritto e storia, Studi in onore di Luigi Berlinguer promossi dalle Università di Siena e di Sassari Tomi I e II, Rubbettino, 2008

[3] https://www.yamahamusicclub.it/education/luigi-berlinguer-battaglia-per-la-musica-a-scuola/

[4] Schoolbook a cura della Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio per il coordinamento e l’impulso nell’attuazione degli interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica, Agosto 2015, p. 132, paragrafo  6.4 – Aula da sogno: parte da Milano il progetto per classi dall’acustica perfetta. Il Progetto AULA DA SOGNO® è risultato vincitore del Positive Business Award 2015 Categoria Kids (giugno 2015) e del primo Bilancio Partecipativo del Comune di Milano in Zona 1 (dicembre 2015).

[5] Tratte dalle opere di Verdi (Aida, Gloria all’Egitto), Mozart (Requiem, Dies irae, Lacrimosa), Händel (Joshua, See the conquering) e Charpentier (Te Deum, Pleni sunt), ma anche bellissime canzoni come Michelle dei Beatles e I’te vurria vasà, canzone napoletana di fine Ottocento.

 

Rita Bramante Già Dirigente scolastica, membro del Comitato Nazionale per l'apprendimento pratico della Musica

264 recommended

One thought on “Il fascino magnetico del Professore

  • Grazie Rita,
    pensa che nella mia esperienza lavorativa ho avuto modo di realizzare l’insonorizzazione di due aule: la prima a Cinisello Balsamo all’inizio degli anni ‘80 e l’altra in via Anco Marzio, Milano.
    In quanto alle opportunità da offrire agli studenti, oltre a ciò che la scuola può dare all’interno per la scoperta dei propri talenti, sarebbe bello immaginare l’apertura verso l’esterno, per cogliere tutte le altre opportunità, nel tentativo di favorire la scoperta delle identità dei singoli, compreso il genere.
    Un caro saluto
    Vincenzo Samà

Rispondi

1 notes
1560 views
bookmark icon

One thought on “Il fascino magnetico del Professore

  • Grazie Rita,
    pensa che nella mia esperienza lavorativa ho avuto modo di realizzare l’insonorizzazione di due aule: la prima a Cinisello Balsamo all’inizio degli anni ‘80 e l’altra in via Anco Marzio, Milano.
    In quanto alle opportunità da offrire agli studenti, oltre a ciò che la scuola può dare all’interno per la scoperta dei propri talenti, sarebbe bello immaginare l’apertura verso l’esterno, per cogliere tutte le altre opportunità, nel tentativo di favorire la scoperta delle identità dei singoli, compreso il genere.
    Un caro saluto
    Vincenzo Samà

Rispondi