Il numero 64

Indice e presentazione del n. 64

Vittoria Gallina Un’ora in più o in meno , ma è questo che serve oggi alla formazione   degli studenti?

Tiziana Pedrizzi Ridare un ruolo all’istruzione tecnica

Rita Bramante  Non disabili, ma persone. La cura delle parole

Gian Carlo Sacchi La politica scolastica per la ripresa

presentazione

La questione della possibilità  di introdurre la filosofia nei tecnici sta sollevando un interessante dibattito nella nostra rivista. Dopo l’intervento di Giuseppe Cappello di due numeri fa in questo numero interviene Vittoria Gallina che mostra la complessità, e pure la necessità, di un insegnamento che coinvolga gli studenti su argomenti profondi, in qualunque modo esso possa avvenire, senza però la scorciatoia un po’ puerile dell’ora in più. L’argomento viene toccato anche da Tiziana Pedrizzi, nell’ambito di un ragionamento che critica la deriva licealizzante della scuola (non sono in Italia) e si pronuncia per una valorizzazione degli indirizzi più professionalizzanti. Rita Bramante interviene, con diverse opportune citazioni sugli approcci linguistici, sul tema della disabilità, mostrando l’importanza della scelta  delle parole per descriverlo e fa riferimento a quanto accade nel mondo della musica e dello sport che dimostrano quanto dobbiamo passare dalla commiserazione all’ammirazione nel parlare delle persone con disabilità. Infine Gian Carlo Sacchi fa riferimento a una ricerca SWG-Repubblica sulla scuola post lock down che dimostra quanto  studenti e insegnanti non sono interessati a tornare alla scuola di prima ma vogliono più attualità, più scuola aperta, più presenza nel seguire la  formazione dei ragazzi. E Sacchi argomenta  che questa partecipazione di giovani e insegnanti dovrebbe arrivare fino alla ideazione delle nuove scuola, per dare vero senso all’autonomia scolastica.