Home » Tecnologie e ambienti di apprendimento » Fa quel che può. Quel che non può non fa

Fa quel che può. Quel che non può non fa

Pubblicato il: 22/05/2024 07:30:09 -


Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

Due giorni di incontri, contributi teorico-metodologici, racconti, workshop incentrati sulla didattica per competenze:  esperienze di scuole che lavorano in questa direzione e, in particolare, di istituti che hanno ragionato e anche fatto propria l’idea, lanciata qualche anno fa da alcuni docenti, di una mappa per orientarsi nel labirinto delle normative, la TPC, ovvero la Tavola Periodica delle Competenze.

Sette docenti (Riva del Garda, Trento, Bologna, Sassari e Palermo) hanno utilizzato la metafora della Tavola Periodica di Mendeleev per riassumere in una mappa l’azione didattica, le competenze da potenziare, valutare e valorizzare e quanto elaborato dalla normativa.

TPC_Tavola

Come la tavola periodica degli elementi aveva tentato di riassumere il mondo, così questa Tavola si è proposta di affrontare la complessità dell’azione didattica offrendo al docente la possibilità di orientarsi rapidamente negli elementi che compongono le competenze e consentendogli di intercettare gli aspetti di volta in volta richiesti.

La scansione dell’Evento si è articolata in due giornate ed  è stata segnata dalle  otto competenze della Tavola: comunicazione, comprensione, collaborazione, valutazione, competenze digitali (Dig Comp),  apprendimento, intraprendenza e soft skills.

TPC_Poster

Il titolo ci dà la chiave di lettura dell’evento: «Fa quel che può. Quel che non può non fa». Era il timbro inventato dal Alberto Manzi per le schede di valutazione nel 1981. 

E Alberto Manzi  – ci pare – rappresenta la sintesi della TPC.

Il “timbro” ci parla della valutazione; la trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi” sottolinea l’efficacia della comunicazione; la sua capacità di capire e di utilizzare le tecnologie di allora ci suggeriscono – oggi –  il corretto approccio alle Competenze Digitali. La sua vita è stata caratterizzata dallo studio, dalla ricerca e dalla sperimentazione di metodologie (comprendere e apprendere, quindi); la sua ultima intervista (TV Buona maestra) ribadisce la sua fiducia nella collaborazione ad ogni livello, la sua intraprendenza  e la sua aderenza con quelle che oggi vengono definite Soft Skills  (impegno, stabilità, empatia, energia, apertura, autostima).

Diversi e autorevoli esperti sono intervenuti all’evento per ‘squadernare’ la Tavola nelle singole competenze:

Lucio Guasti, con la lucidità e una visione internazionale, ha sviluppato un approfondimento sulla transdiplinarietà;

Roberto Ricci, presidente di INVALSI, ha sottolineato come la valutazione in ambito scolastico e formativo possa essere uno strumento di straordinaria utilità se si cerca di rafforzarne la dimensione formativa, ossia la sua funzione di supporto all’apprendimento e al miglioramento;

Saeda Pozzi  ha focalizzato l’attenzione sulla centralità della comprensione del testo in ogni ambito;

Matteo Viale ha evidenziato la necessità del rinnovamento della competenza di scrittura nell’epoca della multimedialità e della multimodalità;

Licia Landi ha esplorato il potenziale della Tavola Periodica delle Competenze come framework di riferimento per la progettazione di percorsi didattici digitali;

Alessandra Anichini di INDIRE ha proposto una riflessione sul significato della parola ”insegnamento” e sul ruolo del docente;

Roberto De Laurentis ha sottolineato con leggerezza ed efficacia come il suo percorso professionale sia stato caratterizzato anche dalle competenze acquisite nella sua formazione scolastica;

Dario Ianes e Benedetta Zagni (Erickson) hanno reso evidente l’importanza delle Soft Skills attraverso una lettura originale della Tavola e dei suoi singoli elementi trasformati in carte da gioco;

 – Alberto Parola infine ha proposto una sintesi critica e ragionata degli interventi teorici emersi, evidenziando l’efficacia dello strumento rappresentato dalla Tavola Periodica delle Competenze. 

Sono state però le scuole le vere protagoniste: hanno aperto e chiuso l’evento con i loro racconti della usabilità della TPC con studenti e studentesse, dimostrando come la ricerca abbia un senso soprattutto se si trasforma in azione e sperimentazione sul campo.

Evento TPC – 10-11 Maggio 2024
“Fa quel che può. Quel che non può non fa”
Evento TPC – 10-11 Maggio 2024
“Fa quel che può. Quel che non può non fa”
Evento TPC – 10-11 Maggio 2024
“Fa quel che può. Quel che non può non fa”

Il link alla pagina dell’evento

https://futuraquattropuntozero.it/index.php?view=article&id=59

Il link al video

https://vimeo.com/913980071

 

Stefano Lotti

1.23K recommended

Rispondi

0 notes
1401 views
bookmark icon

Rispondi