Un ricordo di Franco De Anna
Franco, quasi ottantenne quando ci ha lasciato, conservava, dietro a quel suo volto austero, quell’aria da ragazzo serio, ma non serioso, che io ricordo di aver conosciuto quando faceva parte della segreteria nazionale della CGIL-Scuola, agli inizi degli anni 80. Nonostante i 45 anni trascorsi, De Anna, del ragazzo di allora, conservava, non solo il fisico asciutto, ma anche il carattere schietto, un po’ ruvido, ma generoso, insofferente ai luoghi comuni, ma sempre disponibile al confronto.
Elemento unificante delle diverse dimensioni del suo impegno è stato sempre l’interesse generale, il futuro del paese e quindi a formazione delle nuove generazioni. Ha dedicato la sua vita al miglioramento del sistema educativo italiano, considerandolo uno strumento fondamentale per l’inclusione, la lotta alle disuguaglianze e lo sviluppo sociale. ?
La sua esperienza, nella scuola, nel sindacato, negli istituti di ricerca e come ispettore, gli ha permesso di costruire una solida base di riflessione per una ricerca, una rielaborazione e aggiornamento continuo. Ha così contribuito, in modo significativo, alla crescita della cultura dell’autonomia, della competenza e della responsabilità professionale, della rendicontazione e della valutazione nel sistema educativo.
La sua aspirazione ad una scuola migliore non si basava su astratte petizioni di principio ma rimandava alle condizioni necessarie per raggiungere tale obiettivo: cura della professionalità del personale, assetti istituzionali adeguati, analisi puntuale delle caratteristiche e delle esigenze degli studenti. ? Era convinto che la scuola dovesse confrontarsi con le questioni decisive dell’equità partendo da un’analisi attenta delle caratteristiche e delle attese dei soggetti reali.
I suoi interventi e scritti riflettono un approccio metodico e concreto, basato sull’esame rigoroso delle condizioni oggettive. ? La sua capacità di coniugare l’analisi delle situazioni complesse ricercando sintesi rigorose ed efficaci, in grado di tradursi, senza semplificazioni, in indicazioni e comportamenti concreti era, a mio avviso, un suo carattere distintivo.
Franco De Anna si è distinto per il suo stile comunicativo diretto, per la capacità di confrontarsi in modo concreto con le questioni decisive dell’equità. Una mente lucida e rigorosa, capace di unire pensiero critico, impegno politico e dedizione alla scuola. La sua visione inclusiva, ancorata ai valori della Costituzione, e il suo impegno intellettuale lo rendono una figura di altissimo profilo nel panorama educativo italiano. ?
Emanuele Barbieri