Numero 129
Articoli pubblicati durante il mese di maggio 2025
Elisabetta Cicciarelli, Obbligo scolastico, un diritto negletto
Pubblicato il: 27/05/2025
L’articolo “Obbligo scolastico, un diritto negletto” offre una riflessione lucida e appassionata sulla storia, le carenze e le contraddizioni dell’obbligo scolastico in Italia. Attraverso una narrazione che intreccia vicende personali e passaggi legislativi, l’autrice ripercorre oltre settant’anni di norme, riforme mancate e occasioni sprecate, sottolineando come un diritto fondamentale — l’istruzione — sia stato spesso trattato con superficialità o disattenzione. Il testo mette in evidenza la necessità urgente di un’azione politica e culturale che restituisca centralità all’obbligo scolastico, lo renda effettivo e coerente con le esigenze di una società moderna, e lo protegga dal rischio di dispersione e abbandono. Un appello accorato a riconsiderare le fondamenta dell’intero sistema educativo.
Margherita Orsolini, Ma ce l’hai il permesso di mamma e papà?
Pubblicato il: 16/05/2025
Il disegno di legge promosso dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara introduce l’obbligo di consenso informato dei genitori per la partecipazione degli studenti ad attività scolastiche su temi sessuali, affettivi o etici. La misura, fortemente criticata da studenti, esperti e associazioni, segna un passo indietro rispetto alle richieste di una formazione completa sulle relazioni e la prevenzione della violenza di genere. In un contesto segnato da disinformazione e stereotipi, l’articolo analizza i rischi di questa impostazione restrittiva e rilancia il ruolo fondamentale della scuola — anche con il supporto di psicologi ed educatori — come luogo di crescita affettiva, consapevolezza e rispetto dell’identità.
Giancarlo Gambula, Limiti e ombre del disegno di legge Valditara sull’educazione sessuale
Pubblicato il: 16/05/2025
Giancarlo Gambula analizza criticamente il disegno di legge presentato dal Ministro Valditara, che introduce vincoli significativi all’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole italiane. In particolare, il testo denuncia la scelta di ridurre l’educazione sessuale a una dimensione puramente biologica e riproduttiva, escludendo gli aspetti affettivi, relazionali e identitari. Gambula propone invece una visione educativa innovativa e integrata, in cui il corpo, le emozioni e la consapevolezza di sé sono centrali nei processi di apprendimento e nella costruzione dell’identità. Un approccio coerente con le neuroscienze e con le linee guida internazionali sulla comprehensive sexual education, che mira a formare persone consapevoli, emotivamente alfabetizzate e in grado di costruire relazioni sane.
Valeria Bruno, L’educazione alle sessualità per una scuola al passo coi tempi ?
Pubblicato il: 16/05/2025
In un Paese dove la sessualità è ancora spesso considerata un tabù, l’introduzione dell’Educazione alle Sessualità (EaS) nei curricula scolastici rimane una sfida irrisolta. Tra resistenze culturali, dibattiti ideologici e mancanza di una normativa chiara, l’Italia resta indietro rispetto agli standard europei. In un contesto dove i giovani si formano principalmente sul web, l’EaS diventa un’urgenza educativa per promuovere benessere, consapevolezza e rispetto nelle relazioni. Questo articolo analizza criticamente le barriere storiche e attuali all’introduzione dell’EaS nella scuola italiana e sottolinea la necessità di un cambio di paradigma per una formazione realmente inclusiva, scientificamente fondata e condivisa.
Astrid Favella, Errata corrige? La reazione del Coordinamento Nazionale di Scienze della Formazione Primaria alle NI2025
Pubblicato il: 02/05/2025
Il convegno del 10 aprile 2025, promosso dal Coordinamento Nazionale di Scienze della Formazione Primaria, ha rappresentato una presa di posizione compatta e argomentata del mondo accademico e professionale dell’educazione nei confronti della bozza delle Nuove Indicazioni 2025 per l’infanzia e il primo ciclo. In un clima di esclusione dalle consultazioni istituzionali, il Coordinamento ha riunito numerose realtà scientifiche per sollevare criticità profonde sul documento, giudicato contraddittorio, prescrittivo e distante dagli avanzamenti della ricerca pedagogica. Le analisi emerse evidenziano uno scollamento tra il linguaggio apparentemente costruttivista del testo ministeriale e la sua impostazione normativa, con riflessi problematici nei diversi ambiti disciplinari. In gioco non è solo una questione tecnica, ma uno scontro paradigmatico tra modelli educativi: da un lato, un approccio centrato sull’istruzione come trasmissione nazionale-identitaria e controllo; dall’altro, una visione della scuola come spazio riflessivo, inclusivo e critico. Il dibattito sollevato invita a interrogarsi sul ruolo delle evidenze scientifiche nei processi di policy-making e sulla possibilità di costruire un dialogo stabile tra ricerca e istituzioni educative.
Claudio Tosi, Cantare la Scuola libera e democratica
Pubblicato il: 01/05/2025
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, il 25 aprile 2025, il LUScoro — formato da ex studenti del Liceo Unitario Sperimentale attivo negli anni ’70 — torna a esibirsi sul palco dell’ANPI a Roma per celebrare la Resistenza e la scuola democratica. Il coro rappresenta la memoria viva di un’esperienza educativa innovativa, fondata su autogestione, confronto critico e rifiuto dell’autoritarismo, oggi più che mai minacciata dalle nuove direttive ministeriali che promuovono un’istruzione trasmissiva, gerarchica e repressiva del dissenso. L’articolo è un grido d’allarme e un atto d’amore per una scuola capace di formare cittadini consapevoli, ricordando come la libertà, l’antifascismo e l’autonomia del pensiero si costruiscano anche attraverso la cultura e il canto collettivo.