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Progetto cineforum “Tutti diversi ognuno unico”

Pubblicato il: 24/01/2013 07:44:15 - e


Proiezioni cinematografiche di sensibilizzazione sulle tematiche della diversità e dell’handicap per favorire l’integrazione scolastica. Un’esperienza presentata al III Convegno di Education 2.0.
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Il progetto “CINEFORUM”, proiezioni cinematografiche di sensibilizzazione sulle tematiche della diversità e dell’handicap, giunto alla sua seconda annualità, ha visto la partecipazione di quasi tutte le classi di Scuola Primaria del secondo Circolo Didattico di Campobasso e dei bambini di cinque anni della Scuola dell’Infanzia.

L’intento è stato quello di riflettere tutti insieme su una scuola capace di riconoscere e accogliere le diverse identità che si affacciano alla sua porta e che, assumendo la sfida delle diversità come nucleo pedagogico fondamentale, prova a costruire e rendere concreto il diritto all’integrazione degli alunni con disabilità e all’inclusione di tutti e di ciascuno.

In ambito scolastico si riconosce al cinema la sua preziosa funzione educativa in quanto mezzo al servizio della didattica. In questo caso, non limitandosi solo a veicolare contenuti disciplinari, diventa occasione di incontro, di dialogo e di riflessione sui temi dell’alterità e della relazione.

Una sola immagine può dire più di cento parole.

CONTENUTI E METODOLOGIE
Le proiezioni si sono svolte da marzo a maggio durante le ore curricolari in orario antimeridiano e hanno visto il coinvolgimento dell’equipe docente e di classi (anche tre per volta) per la visione collettiva del film programmato. Le pellicole sono state introdotte da interventi delle insegnanti che, utilizzando a volte le immagini delle locandine dei film, a volte attività di brainstorming sul titolo, hanno spiegato ai bambini, sinteticamente e semplicemente, le finalità del progetto e del film in visione e il perché di quella scelta.

Al termine della proiezione è seguito un dibattito/conversazione per testare l’interesse e la comprensione da parte degli alunni che sono stati stimolati a riflettere sulle tematiche proposte dal film attraverso giochi di ruolo, rielaborazioni personali, discussioni libere e guidate, ascolto delle colonne sonore, realizzazione di cartelloni, disegni a mano libera e su PC. In alcune classi si è realizzato un semplice spot per promuovere il valore della diversità attraverso la scrittura della sceneggiatura con messa in scena di gruppo e realizzazione di slogan vocali registrati con Audacity. Per il montaggio è stato utilizzato il software Moviemaker.

Nelle classi prime sono stati proposti lavori di rielaborazione attraverso varie tecniche pittoriche a mano libera e con il PC (Tux Paint) Nelle classi quarte sono stati somministrati dei questionari sui gusti cinematografici degli allievi. Sui dati raccolti sono state svolte attività di statistica con tabulazione e realizzazione di grafici (sia manuali sia utilizzando il computer attraverso il sito http://nces.ed.gov/nceskids/createagraph/default.aspx). Le classi quinte, ispirate dalla visione del film “Invisible children”, hanno infine realizzato uno spettacolo sui diritti dell’infanzia utilizzando la pubblicazione Unicef “Pinocchio nel paese dei diritti” fornitaci tempestivamente e gratuitamente dall’associazione “Rinoceronte incatenato” nella persona di Benedetto Tudino.

Le proiezioni sono state programmate negli spazi a disposizione dei vari plessi:
– salone delle proiezioni e riunioni (con visioni collettive, max tre classi)
– sala video della scuola dell’infanzia
– singole aule avvalendosi degli strumenti a disposizione della scuola (computer portatili, video-proiettore, e lavagna interattiva multimediale).

La scelta dei film, distinti per fascia d’età, ha privilegiato la visione di cartoni animati e film di breve durata per i bambini più piccoli e proiezione di pellicole più problematiche per i più grandi. Questi i titoli per i bambini di cinque anni e classi del primo ciclo: “Ponyo sulla scogliera”, “Alla ricerca di Nemo”, “L’arcobaleno dei sentimenti”. Per le classi quarte e quinte: “Azur e Asmar”, “Stelle sulla terra”, “All the invisibile children”, “Rosso come il cielo”.

Tra le finalità ci si è prefissati di:
Affinare la capacità di ascolto, di osservazione, di analisi.
Promuovere la consapevolezza della realtà in cui si vive e delle problematiche connesse alla relazione con l’“altro” in quanto tale, inducendo a interrogarsi sulla propria identità, i tempi odierni e la realtà di coetanei che vivono in contesti del tutto diversi.
Educare i bambini al linguaggio cinematografico, offrendogli un’occasione per migliorare le proprie capacità espressive.

RISULTATI E CONSIDERAZIONI
Il Cinema è entrato nella scuola da molti anni con una vasta documentazione che parla di scuola e dei suoi protagonisti ma anche attraverso l’uso di audiovisivi didattici in ambito disiciplinare (ci sono in molte scuole archivi visivi su supporti forse datati, mentre videoproiettori e LIM, consentono ricerche in tempo reale sui temi delle lezioni affrontate quotidianamente, vedi YouTube, Ted, Google+ etc.).

L’aspetto a mio avviso originale dell’uso di questa forma d’arte è la sua “magia”. I bambini fin da piccolissimi adorano le storie, amano essere “affabulati”, vivono situazioni immaginarie e fantastiche come se fossero reali. Hanno un profondo bisogno di emozionarsi, di vivere paure e gioie, sentimenti vari e contraddittori per conoscere se stessi e il mondo che li circonda. Il cinema è lo strumento tecnologico che in modo immediato può dare risposte a questi bisogni dell’uomo e del bambino. È un mezzo , oltre che multimediale, multimodale perché integra in una alchimia quasi perfetta tutti i linguaggi a disposizione dell’essere umano: la parola, la musica, l’immagine, consentendo di vivere in prima persona le vicende, favorendo forme di identificazione con importanti risvolti in termini di apprendimento e soprattutto in termini psicologici per la preziosa funzione catartica che, tra le altre, il cinema può svolgere.

Qualcuno ha parlato di democrazia del cinema perchè permette di condividere sensazioni insieme ad altri nel buio e nel silenzio. Questa dimensione della condivisione aggiunge al tutto un valore di grande spessore. Le classi hanno assistito alla proiezione dei film con attenzione ed entusiasmo. Partendo dalla visione, gli alunni hanno riflettuto e dialogato sul tema della “diversità” come fonte di ricchezza e crescita che avvicina maggiormente al loro compagno compreso quello che comunemente chiamiamo “diversamente abile”. Hanno realizzato una serie di lavori interagendo tra di loro e operando con entusiasmo e voglia di fare.

Dalle osservazioni libere e guidate condotte dalle insegnanti e dall’analisi dei risultati al termine del percorso effettuato si può registrare che l’allievo:
Colloca personaggi ed eventi nello spazio e nel tempo
Legge e/o rielabora per linee generali un testo audiovisivo (attraverso disegni per la scuola dell’infanzia e attraverso l’uso di un materiale già strutturato, come una scheda di analisi, una griglia di lettura, un glossario)
Coglie il messaggio generale dell’opera ed è capace di una riflessione personale sui tempi affrontati dal film, esprimendo un giudizio sul film e confrontandosi sulle tematiche sollevate parlando in pubblico ed esprimendo le proprie opinioni.

NOTE AUTORI
La stesura di questo articolo è a cura di Fratangelo Annamaria. Il mio compito è stato quello di cercare spunti e socializzarli alle colleghe che numerose hanno contribuito alla realizzazione del progetto e a cui va tutta la mia stima e ammirazione per aver creduto in questa idea. Ho lavorato poi nelle classi quarte insieme con la collega Spallone Maria Adelia alla realizzazione di un filmao. La stessa collega ha curato la documentazione del progetto nell’ambito del ruolo di funzione strumentale preposta alla documentazione delle buone pratiche che riveste con efficienza, competenza e infinita pazienza da diversi anni.

Annamaria Fratangelo: sono un’insegnante di sostegno di scuola primaria in servizio dal 2000. Sono iscritta alla facoltà di scienze della formazione primaria presso l’Università degli studi del Molise ma l’ultimo esame da sostenere (storia moderna) sembra insormontabile. Folgorata da molte curiosità, mi interesso di colori, musiche, danze, storie da drammatizzare con burattini e realizzazione di manufatti di vario tipo, anche pasticciando e smanettando, basta che ci sia da sporcarsi le mani. Cerco di capire come va il mondo, ma siccome è troppo difficile, faccio domande agli altri e chiedo aiuto per poi scoprire tutto il bello che c’è…

Maria Adelia Spallone: sono anche io un’insegnante di scuola primaria in servizio dal 1992; ormai da otto anni, insegno matematica e scienze, ma sono molto interessata allo studio delle nuove tecnologie. È per questo che accolgo sempre molto volentieri gli stimoli nuovi e interessanti che mi vengono proposti in questo campo dalle colleghe o da persone esterne che ci danno una mano nella formazione. Sono una persona molto socievole che adora stare con gli altri e credo molto nel lavoro di squadra, sia tra adulti che tra bambini, perché è nel gruppo che ognuno di noi trae la grande forza che fa scaturire nuovi apprendimenti, entusiasmo, curiosità, voglia di sperimentare cose nuove per avere nuove prospettive, talvolta difficili da realizzare, altre volte irrealizzabili, qualche volta appena sfiorate, ma l’importante credo sia sempre bello e necessario mettersi in gioco, a tutti i livelli, per… Provarci, comunque vada…

RINGRAZIAMENTI

Desideriamo ringraziare tutti coloro che nel corso di questi due anni abbiamo contattato fisicamente e virtualmente attraverso la rete. Si tratta di persone che operano in campo cinematografico e che si spendono quotidianamente per promuovere una cultura di solidarietà attraverso il cinema. E lo fanno concretamente e generosamente mettendosi a disposizione per offrire consulenza, suggerire materiali utili, consigliare filmografie. Abbiamo avuto la fortuna di interloquire con persone sensibili e di straordinaria umanità che mi hanno sempre stupito per la precisione, correttezza e velocità con cui hanno sempre risposto ai nostri SOS.
– Il prof. Italo Spada Capo Ufficio Studi e Ricerche CCR per i preziosi consigli e le schede filmiche
– Il presidente dell’ANMC Vittorio Sclaverani che ha provveduto a inviarmi un CD con film sull’autismo
– Il dott. Federico Pommier, presidente del Festival MoliseCinema che si è messo a disposizione per organizzare rassegne, proiezioni, incontri e seminari sul territorio in cui lavoro, sia utilizzando i corti e i film del festival che altri materiali.
– Il Comitato cinema ragazzi CCR, fondato a Roma nel 1953, si impegna nella promozione di attività idonee a promuovere una cultura dell’audiovisivo, alfabetizzare i giovani al linguaggio audiovisivo, svolgere e approfondire attività di ricerca e di sperimentazione multimediali, favorire la formazione personale dei ragazzi, prestare la propria collaborazione a quanti intendono lavorare nel settore.
– L’Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino AMNC che nasce nel 1953 e dal 1992 organizza proiezioni e incontri in ambito di memoria storica cinematografica e attraverso progetti culturali di inclusione sociale. Così nasce nel 2009 il progetto Cinema autismo con l’obiettivo di dare visibilità a un mondo ancora poco conosciuto, stimolando la curiosità e il dibattito al fine di rendere i disturbi dello spettro autistico meno “invisibili” e proponendo agli spettatori nuovi strumenti di interpretazione di una realtà solo apparentemente così lontana da quella “normale”:http://www.cinemautismo.it/chi-siamo/

– L’associazione Cinecircoli, giovanili socioculturali, C.G.S. si occupa sin dalla sua fondazione e attraverso le iniziative di circa centoventi Cinecircoli affiliati, di curare cicli di proiezioni, cineforum, rassegne tematiche, retrospettive, presentazioni di libri, conferenze e seminari, iniziative teatrali, musicali e multimediali: tutte attività rivolte ad un pubblico eterogeneo ma prevalentemente composto da giovani, il che legittima peraltro le manifestazioni che da svariati anni i C.G.S. realizzano con le scuole di ogni ordine e grado. La redazione ha provveduto inoltre alla spedizione gratuita di una pubblicazione “Cinema e Handicap – schermi di solidarietà” dedicata al rapporto tra cinema e handicap.
– La rubrica Effetto Cinema sul sito della casa editrice Suore Paoline da cui si possono scaricare una serie di schede filmiche
– La Mediateca LEDHA un servizio di raccolta e prestito di materiale audiovisivo, multimediale e letterario dedicato alla disabilità. Dai primi anni ‘80 la Mediateca ha acquisito film, italiani e internazionali, svolgendo un servizio di prestito e sensibilizzazione per le associazioni, le scuole, gli enti pubblici, la cittadinanza. Attraverso una costante attività di ricerca e selezione la Mediateca LEDHA è diventata la maggiore Cineteca sulla disabilità in Italia e tra le maggiori d’Europa.
– L’Associazione Rinoceronte Incatenato opera dal 1987 ed è nata come strumento di promozione e organizzazione di iniziative culturali, teatrali, turistiche, ricreative, formative, produttive e per un impiego intelligente del tempo libero.

PER APPROFONDIRE:
Nemo, Mani Amiche e Stelle sulla terra (presentazioni con lavori degli allievi)
• IO O NOI? spot sulla solidarietà un file word
• Progetto Cineforum (articolazione del progetto con finalità, obiettivi, metodologie)
• Filmografie con schede dei film, guida alla visione e strumenti di analisi

Annamaria Fratangelo e Maria Adelia Spallone

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