Musica e tecnologie per l’infanzia: progettazione di un syllabus per la formazione degli educatori

Le competenze trasversali per i professionisti dell’educazione 

Nei documenti europei sui sistemi e sull’educazione, relativi alla prima infanzia e all’istruzione primaria, si sottolinea l’importanza di formare gli educatori sulle competenze disciplinari, interdisciplinari, comunicative, metacognitive, digitali e creative.Le competenze trasversali ai diversi saperi per la facilitazione di apprendimenti significativi, innovativi e produttivi da parte delle bambine e dei bambini, sono fondamentali sia per la comunicazione e la documentazione, sia per l’interiorizzazione e la pratica di competenze riflessive e di autovalutazione da parte degli educatori.

Nell’impostare e realizzare il corso di informatica sui temi dell’educazione musicale per il corso di studio in Educatore dei servizi d’infanzia ho coniugato lo sviluppo delle competenze digitali relative alla professione docente, alle risorse digitali, alla pedagogia e alla valutazione digitale, alla valorizzazione e alla facilitazione dell’alfabetizzazione dei discenti, con l’acquisizione di competenze educativo-sonoro-musicali: conoscenza e analisi di repertori musicali per l’infanzia provenienti da diverse culture, conoscenza e analisi di cortometraggi per l’infanzia, verbalizzazione dei tratti pertinenti di ninne nanne e filastrocche, individuazione di significati emozionali delle musiche in relazione a temi, strumenti musicali, variazione dei parametri del suono. In questo intreccio di competenze ho posto l’attenzione anche alle competenze sulla dimensione plurilingue e interculturale nella prima infanzia. Le diverse lingue e le diverse culture sono presenti nel web, nelle app per l’infanzia e nei contesti educativi nazionali e internazionali. Le fiabe, le raccolte di storie e di musiche sono patrimoni interdisciplinari e consentono alle bambine e ai bambini di essere protagonisti di un apprendimento multisensoriale, multimodale e multicanale. 

Selezionare, analizzare criticamente e condividere risorse digitali e sonore

Per alfabetizzare i discenti all’uso delle risorse digitali e per guidarli nella selezione, nell’organizzazione e nella pubblicazione delle stesse ho scelto il padlet. Durante il corso sono stati realizzati tre padlet: il primo per l’analisi delle ninne nanne, il secondo per quella dei cortometraggi, il terzo per l’analisi di storie per bambini con accompagnamento musicale. 

Per il tema Ninne nanne sono stati scelti repertori in lingue diverse: ninne nanne giapponesi, inglesi, italiane, francesi, scozzesi, africane, spagnole proposte sotto forma vocale con accompagnamento strumentale o solo strumentali. L’analisi verteva sulla melodia, sul ritmo, sul genere musicale, sulla struttura, sulle condotte narrative, descrittive, emotive. Per il tema Cortometraggi sono stati scelti repertori del festival internazionale del cortometraggio per l’infanzia e tratti da quelli realizzati da Pixar, Sony e Disney, che hanno vinto importanti riconoscimenti. Per il tema Storie in musica sono state scelte storie della casa editrice Babalibri (Storie da ascoltare), storie proposte da Radio magica e dalla Casa delle Storie in Soundcloud. La condivisione in plenaria di questi repertori ha fornito confronti e spunti di riflessione su pratiche didattiche da realizzare nelle realtà educative dedicate all’infanzia.

Le attività hanno consentito ai futuri educatori di confrontarsi con diverse forme di canto nelle ninne nanne: delicato, dolce, tenero, intimo, ripetitivo, caldo, ritmato, cullante ed avvolgente. Il canto accompagnato può essere sostenuto sia da melodie strumentali sia da semplici ostinati, come in un carillon vocale per calmare, rassicurare e far addormentare. Nei cortometraggi, gli sfondi integratori delle miniature musicali e digitali sono i temi dell’amicizia, della famiglia, della fantasia, della comicità e della magia. Il leitmotiv musicale che accompagna un personaggio, una situazione, un’azione è una melodia che suggerisce sentimenti, moti dell’anima e pensieri. Nelle storie in musica la voce recitante e l’accompagnamento strumentale si amalgamano in una rappresentazione teatrale delle storie: la voce è a tratti sussurrata, strozzata, piena di energia e di entusiasmo, commossa, partecipe.

Progettare, creare e valutare contenuti digitali e musicali

Per consentire ai discenti di sviluppare le abilità di progettazione e di creazione di contenuti digitali e coinvolgerli attivamente ho proposto le app multicanali Adobe spark video e Thinglink e la piattaforma digitale open source StoryWeaver. 

Con Thinglink si può sperimentare un nuovo modello didattico, quello dell’interazione con i repertori musicali e un’immagine relativa alla programmazione del periodo al nido: la primavera, gli animali, le forme geometriche, la pasta, i paesaggi della montagna e del mare. I discenti hanno appreso come utilizzare e cercare immagini applicando le licenze di autori e come trovare immagini utilizzabili, condivisibili e modificabili gratuitamente. Hanno utilizzato e descritto ninne nanne, filastrocche, fiabe musicali e teatrali, canzoni popolari in diverse lingue e rappresentative di diverse culture.

Con Adobe spark video si possono creare storie fantastiche con oggetti, aiutanti e ingredienti magici, protagonisti e antagonisti: una descrizione iniziale, uno sviluppo con una sfida da risolvere, una conclusione con la risoluzione del problema e il lieto fine. Nelle storie pensate per la nanna, per l’avventura e per la ‘scoperta del mondo’ sono state utilizzate le immagini libere da diritti e di altissima qualità dell’app e brani musicali di musica classica, jazz, pop e di altri stili, compresi nel programma o selezionati fra quelli con licenze Creative Commons o di pubblico dominio. Le storie, arricchite dalle colonne sonore, sembrano piccoli libri, prime lettura per l’infanzia in formato video, che appassionano, incuriosiscono, consentono di viaggiare con la mente e con il cuore.

Con StoryWeaver ci si può interrogare sulla dimensione linguistica e interculturale e sulla musicalità della lingua. I discenti hanno creato storie digitali illustrate sugli animali domestici, sulla routine dei bambini, sui colori, sulle emozioni, sul mare, sul sole, sulla luna e le stelle, sulle parti del corpo, sulle stagioni. Hanno tenuto conto della lingua dei bambini scrivendo con lessico semplice e familiare, con rime, utilizzando immagini identificative ed esplicative del testo, utilizzando vocaboli che stimolassero la curiosità e lo sviluppo del linguaggio. Hanno inoltre notato che i testi potevano essere tradotti in tantissime lingue ed eventualmente anche trasformati in piccoli cortometraggi musicali, con la creazione di video.

Per la valutazione digitale, sia per il self assessment sia per il peer assessment, si possono elaborare formative quizzes con Microsoft Forms. I discenti hanno creato questionari strutturati con domande a risposte multipla e valutazioni sui repertori musicali dei bambini. Ci sono quattro aree di quesiti: i tratti pertinenti delle ninne nanne interculturali, le relazioni tra musica e testo nelle storie, il legame tra musica e immagine nei cartoni animati e nei film per bambini, la valutazione in scala di filastrocche. I questionari on line costituiscono la modalità più adatta per fornire un feedback formativo: i discenti riflettono e sono consapevoli dell’incanto e della diversità delle melodie, dell’incontro tra testo-musica-immagine e del linguaggio creativo delle filastrocche. Le filastrocche scelte sono scritte da Gianni Rodari, da Roberto Piumini e da Bruno Tognolini. In particolare quelle cantate da Lucia Mannucci, solista del Quartetto Cetra, sono caratterizzate da un timbro di voce intriso di espressione e di poesia, proprio come quello della mamma e dell’educatrice d’infanzia nella pratica del baby talk o del maternese, il modo particolare di parlare e cantare al bambino con sensibilità musicale e intonazione affettiva.

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Per approfondire:

 

Framework, Digital Competence Framework for Educators (DigCompEdu) (2017), https://ec.europa.eu/jrc/en/publication/eur-scientific-and-technical-research-reports/european-framework-digital-competence-educators-digcompedu [ver. 26.04.2020]. 

Raccomandazione. Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea relativa ai sistemi di educazione e cura di alta qualità della prima infanzia (22.05.2019), https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CONSIL%3AST_9014_2019_INIT&from=EN [ver. 26.04.2020]. 

Conclusioni del Consiglio sul ruolo dell’educazione della prima infanzia e dell’istruzione primaria nella promozione della creativita?, dell’innovazione e della competenza digitale (27.05.2015), https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52015XG0527(04)&from=LT [ver. 26.04.2020].

Goullier, F., Carré-Karlinger, C., Orlova, N. e Roussi, M., European portfolio for pre-primary educators. The plurilingual and intercultural dimension (2015), European Centre for Modern Languages of the Council of Europe. https://www.ecml.at/Portals/1/mtp4/pepelino/pepelino-EN-web.pdf [ver. 26.04.2020].

Toni B., Nella musica un tesoro, Cremonabooks, Cremona, 2006.

Toni B., L’apprendimento creativo della musica per i Nativi Digitali, parte 1 e parte 2, in “Education 2.0”, 4 aprile 2018.

Benedetta Toni Professoressa a contratto, Università di Bologna