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Un blog esplosivo e una radio per “fare” italiano oggi

Pubblicato il: 22/03/2012 18:25:02 -


Il progetto innovativo di una scuola milanese dalla lunga tradizione di sperimentazione didattica: studiare, anzi “fare” letteratura tramite un blog e una radio, creati ad hoc per il progetto, usando appieno le potenzialità del web 2.0 e delle nuove tecnologie.
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INTRODUZIONE

Il progetto nasce in una scuola che ha una lunga tradizione di sperimentazione didattica e che mantiene tuttora all’interno dell’orario scolastico attività laboratoriali da svolgere in modo collaborativo, in sottogruppi, avvalendosi di laboratori e attrezzature multimediali. In questo contesto è sembrato importante riuscire a integrare il legame tra l’attività laboratoriale con lo svolgimento del curricolo di italiano, considerato spesso dagli alunni come qualcosa di poco innovativo e di poco “utile”, estraneo in qualche modo alla quotidianità sperimentata al di fuori della scuola.

Leggere, scrivere, “fare letteratura” risultavano per la maggior parte degli studenti attività poco stimolanti non tanto per i contenuti quanto per le modalità tradizionali con cui, nella loro esperienza, abitualmente venivano affrontate. La scelta di utilizzare le potenzialità offerte dal web2.0, nello specifico il blog e la radio web, appositamente progettati dalla docente, nasce, quindi, dal desiderio di utilizzare strumenti e modalità più interattivi e dinamici attraverso i quali facilitare l’accesso ai contenuti curricolari di italiano, così come dal desiderio di “rompere” degli stereotipi: la materia è poco accattivante; solo i “grandi autori” sono in grado di scrivere, ecc. Un peso altrettanto significativo è dato dalla volontà di incentivare gli studenti a diventare autori di commenti e di testi narrativi, di recensioni e di renderli autori di interviste audio per poi, in un passaggio successivo, legittimarli come “autori” del blog, ovvero di autorizzarli non solo a rispondere a stimoli, ma a produrne di propri a partire da argomenti di loro interesse legati o meno a quanto svolto in classe.

OBIETTIVI E SCELTE DI CONTENUTO

Gli obiettivi del progetto sono:
• favorire la partecipazione e la capacità di esprimersi da parte di tutti gli studenti, anche con tempi diversi (1);
• favorire l’accesso a contenuti letterari e non, attraverso l’utilizzo di una varietà di linguaggi (audio, testi, video, ecc.), rafforzando la capacità di comprendere e rielaborare, di collegare e integrare contenuti anche quando proposti attraverso linguaggi diversi, e di costruire significati condivisi e meno superficiali;
• sviluppare le competenze linguistiche di base;
• creare senso di appartenenza e di condivisione grazie al blog che si configura a tutti gli effetti come artefatto cognitivo, luogo di un’intelligenza collettiva e connessa, all’interno della quale tutti possono costruire significati e produrre conoscenza;
• educare gli studenti a un uso critico e costruttivo del web e delle TIC.

Per poter raggiungere gli obiettivi è stato necessario, nella prima fase, strutturare un setting di lavoro che consentisse la realizzazione di “un ambiente di apprendimento significativo ed intenzionale”(2). L’utilizzo del blog e della radio web per proporre contenuti su cui discutere in classe e a casa consente di impostare una relazione non frontale tra docente e studenti; questi, peraltro, rimangono spesso “sorpresi” nel vedere la prof utilizzare strumenti non tradizionali. L’effetto di spaesamento che agisce sul piano emotivo favorisce l’innescarsi di una relazione più motivante; l’aspetto laboratoriale prende il sopravvento e gli studenti si sentono attori partecipi del processo; lo scambio via web di contenuti, consegne e compiti porta su un piano diverso in cui il docente assume un ruolo di regista: sollecita la comunità-classe a discutere, ne corregge e/o ne valorizza gli interventi, rilancia in modo progressivo approfondimenti, invita a creare mappe di sintesi.

Se l’ambiente di apprendimento è ben organizzato e risulta sufficientemente stimolante (3), tutti gli studenti riescono a contribuire, seguendo il discorso che va costruendosi grazie agli interventi postati dagli altri compagni. Questa modalità di lavoro si trasferisce rapidamente anche in altri momenti didattici, anche laddove non vengano utilizzati né il blog né la radio web. Infine, gli studenti imparano a non valutare il proprio lavoro solo attraverso la correzione del docente, ma anche grazie allo scambio con i compagni o andando a riascoltarsi, acquisendo in entrambi i casi maggiore consapevolezza su quanto da loro stessi prodotto.

Con il blog, oltre ai contenuti (4) che riprendono quanto previsto dalla programmazione di italiano (ad es. per la classe II media: lettura e produzione di testi letterari narrativi e poetici e di testi “non fiction” di vario tipo), sono stati proposti anche contenuti relativi a tematiche interculturali, ai diritti dell’infanzia, alle relazioni tra i pari, a temi di attualità in quanto ritenuti significativi per il gruppo classe e trasversali alla disciplina.

PERCORSO, METODOLOGIA E STRUMENTI

Il percorso si è sviluppato durante l’intero anno scolastico sia in classe, sia in laboratorio (5), sia a casa. La didattica di riferimento è quella del modello costruttivista, il quadro pedagogico si rifà alla pedagogia interculturale e alla pedagogia dei diritti (6) che valorizzano la centralità degli alunni nel processo di apprendimento, la costruzione condivisa di significati, la partecipazione. La Convenzione dei Diritti dell’Infanzia fa da sfondo teorico sia alla programmazione sia alla conduzione delle attività in classe. Dal punto di vista del metodo si proceduto attraverso tre fasi di lavoro distinte:
• proposta del contenuto e/o del tema con discussione e analisi condotta in classe, a partire da uno stimolo preventivamente pubblicato sul blog (7);
• elaborazione personale o di gruppo per la quale i ragazzi potevano avvalersi di volta in volta di linguaggi e strumenti diversi (audio, video, testo, drammatizzazione, interviste, presentazioni in ppt, ecc.);
• pubblicazione e condivisione delle diverse produzioni dei ragazzi con possibilità di ampliare la discussione, integrare e commentare i contributi, svolgere attività di correzione e di autocorrezione.

Su alcuni argomenti l’esigenza di approfondire e di ampliare le conoscenze ha portato la docente a ripetere queste tre fasi, proponendo nuovi oggetti di lavoro (testi, immagini, video) sui quali gli studenti sono stati invitati a esprimersi, a trarre delle conclusioni e a elaborare mappe concettuali.

I tempi del progetto
• Lo strumento del blog è stato creato ad hoc all’inizio dell’anno scolastico 2010/2011 dalla docente per la sua classe. I contenuti del blog sono cresciuti funzionalmente alle diverse tematiche curricolari affrontate e lo strumento è così diventato parte integrante della didattica, spazio di apprendimento condiviso tra docente e gruppo classe e come tale condizionato da quanto avveniva in aula.
• La creazione delle pagine (menù in alto) è avvenuta in tempi diversi. Le pagine Videoclip e Audio/Video sono state aggiunte per accogliere le produzioni sperimentate dai ragazzi anche con altri docenti (8).
• In tempi successivi si è cercato insieme alla classe di “aprire” sia il blog sia la web radio (9) all’interazione con realtà esterne alla scuola, in modo da mettere più concretamente in dialogo la comunità creatasi con altri attori. Si citano come esempi il dialogo con lo scrittore Fabio Geda, autore di “Nel mare ci sono i coccodrilli” su cui la classe ha lungamente lavorato, l’incontro con Adelmo Cervi e la realizzazione di una diretta radio durante una conferenza sulla scuola organizzata da una rete di Ong lombarde, nonché la partecipazione a un laboratorio sui Diritti dei Bambini tenutosi alla Triennale di Milano nel novembre 2011.

RISULTATI E RICADUTA SUL RESTO DELLA DIDATTICA

I risultati sono stati sorprendentemente positivi sia per quanto riguarda l’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità, sia per quanto riguarda la motivazione e il livello di partecipazione degli studenti in classe e nel lavoro a casa. L’attività di scrittura è risultata per la maggior parte degli studenti più facile e meno “pesante”; ha inciso sulla motivazione a scrivere sia la possibilità di farlo in tempi diversi, sia la possibilità di leggere in tempi molto brevi le produzioni degli altri compagni.

Sicuramente il fatto di “essere letti” è stato molto importante, soprattutto per alcuni studenti più timidi o riservati. Il fatto di pubblicare il proprio contributo nel blog o la possibilità di parlare in radio, di essere videoripresi ha motivato molti studenti e li ha aiutati a prestare una maggiore attenzione e cura alla realizzazione del testo, dell’intervista o del video. In qualche modo il “consegnare” alla comunità dei lettori e degli ascoltatori la propria produzione ha permesso ai ragazzi di attribuire valore a quanto da loro stessi realizzato. Alcuni ragazzi hanno espresso il proprio piacere nel “farsi leggere” e nel poter essere letti in classe dai compagni, superando in questo senso l’idea che la produzione orale e scritta sia destinata esclusivamente all’insegnante e al voto.

L’utilizzo di linguaggi e di strumenti diversi ha avuto risvolti significativi sull’acquisizione delle competenze linguistiche di base. L’esposizione orale, per esempio, ha beneficiato del lavoro di registrazione svolto in classe e nel laboratorio radio, in quanto ha permesso ai ragazzi di comprendere, attraverso l’analisi degli errori commessi, l’importanza della preparazione di quanto si vuole esporre, il valore della scelta dei vocaboli, l’attenzione all’efficacia dell’esposizione stessa, il rispetto dei tempi, ecc. Ha permesso, infine, di rielaborare in modo personale e originale i contenuti appresi. Un ultimo risultato molto importante riguarda il riconoscimento del ruolo attivo degli studenti che diventano in questa didattica autori e attori del processo di apprendimento e di costruzione della conoscenza insieme al docente. Il livello di partecipazione ma anche di capacità autonoma di organizzarsi come gruppo di lavoro, il senso di responsabilità nei confronti del gruppo, della strumentazione, degli spazi, è sicuramente cresciuto nel corso del progetto.

Anche negli studenti più restii a partecipare o in quelli in genere meno disposti ad accettare i tempi e le regole del lavoro in classe sono emerse capacità di espressione e di organizzazione: qualcuno ha preferito esprimersi con un commento scritto, altri realizzando podcast o partecipando alla radio web; qualcuno si è scoperto leader positivo nel gruppo di lavoro, altri hanno trovato i modi per emergere superando le proprie difficoltà.

NOTE:
(1) L’utilizzo dei post, dei sondaggi, ma anche la realizzazione di audio interviste, la costruzione di una trasmissione radio permette agli studenti di organizzare in modo più autonomo il loro tempo di lavoro. Il fatto di poter lavorare direttamente via web può favorire il rispetto dei tempi di ognuno.
(2) B.M. Varisco, “Costruttivismo socio-culturale”, Carocci, Roma 2002.
(3) La varietà dei linguaggi che si possono utilizzare permette di “attrarre” gli studenti con modalità diverse e rendere più accessibili i contenuti dello studio. Si pensi, ad es., ai video di Youtube, creati da altri adolescenti e che presentano autori della letteratura, o ai video musicali che consentono di affrontare un tema più complesso a partire da una canzone. Si veda ad es. l’articolo su Peppino Impastato.
(4) Per avere un’idea dei temi proposti si veda il menù laterale sulla destra e le pagine sul menù in alto sul sito del blog.
(5) Il laboratorio è stato essenziale soprattutto per quanto riguarda le attività di radio web, che hanno integrato quanto svolto attraverso il blog. Alcuni audio compaiono infatti sia sul blog della classe sia nello spazio web della radio.
(6) I. Biemmi, N. Scognamiglio, “La pedagogia dei diritti”, Save the Children, Roma, 2007.
(7) Talvolta la pubblicazione sul blog di audio, video, testi, articoli è avvenuta in un secondo momento, subito dopo aver introdotto l’argomento in classe, con l’obiettivo di ampliare la discussione, di soffermarsi su alcuni elementi piuttosto che altri, o per recuperare alcune “piste” di analisi emerse in classe, offrendo ai ragazzi l’occasione di approfondirle.
(8) I video presenti nella sezione Videoclip e in alcuni articoli delle News sono stati realizzati dai ragazzi con il contributo della prof.ssa Scalas, docente di sostegno e corresponsabile nella gestione dei laboratori.
(9) Ci si riferisce solo a quanto realizzato dalla classe 2G all’interno della radio scolastica Radio USB creata con la collaborazione dell’Agenzia dei Ragazzi e ospitata su Raga Radio.

Anna Chiara Lugarini

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