Modelli per la formazione dei docenti

Questo contributo analizza l’esperienza di un gruppo di insegnati di Matematica partecipanti a un corso di alta formazione sulla valutazione formativa organizzato dall’Università di Bologna nel mese di ottobre 2016. Il corso è stato il punto di arrivo di un progetto europeo triennale (FAMT&L) che ha coinvolto Italia, Svizzera, Olanda, Cipro e Francia.

Obiettivo del corso: sostenere gli insegnanti nell’attuazione di strategie di valutazione formativa per il miglioramento dei processi di insegnamento e apprendimento della matematica.

Punto focale della metodologia didattica adottata è stato lo studio di uno specifico web repository per l’analisi di video di sequenze di insegnanti ripresi in classe. I video hanno mostrato situazioni reali in aula di insegnanti di Matematica impegnati in attività di valutazione formativa. Tali filmati sono stati classificati sulla base di diversi indicatori (fase della valutazione, contenuto affrontato, dimensione cognitiva, etc.).

La piattaforma e-learning e il repository on-line sono stati creati nell’ambito del progetto europeo Comenius FAMT&L (Formative Assessment in Mathematics for Teaching and Learning).

L’analisi dei video è stata condotta sulla base di una griglia, appositamente predisposta, strutturata su indicatori relativi ai diversi aspetti della valutazione formativa.

FOTO GRIGLIA

Il corso, organizzato in modalità blended, ha previsto, per la parte svolta in presenza, momenti di formazione teorica sui temi della valutazione formativa e momenti di lavoro di gruppo sui video esaminati, alternati a momenti di lavora a distanza attraverso l’uso della piattaforma. I gruppi sono stati organizzati in maniera trasversale per ordini di scuola. Laddove è stato possibile, infatti, i gruppi sono stati composti da insegnanti della scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado. Un ulteriore criterio adottato è stato quello di dividere nei diversi gruppi insegnanti provenienti dalla stessa istituzione scolastica. Ogni gruppo è stato supportato dalla presenza di un partecipante “esperto” che aveva già svolto il ruolo di coordinatore durante la precedente fase di sperimentazione del progetto. La metodologia sviluppata per l’ analisi.

L’osservazione dei gruppi di lavoro

L’osservazione dei lavori di gruppo è stata condotta avvalendosi di una scheda di osservazione semi-strutturata composta da una scala di valutazione da 1 (per niente) a 5 (completamente) focalizzata sugli aspetti di seguito elencati:

· capacità di analizzare nel dettaglio i video e di individuare gli indicatori della griglia;

· capacità di correlare il video con la propria prassi didattica;

· capacità di individuare modalità di miglioramento della prassi didattica;

· capacità di collaborare attivamente all’interno del gruppo.

Per gli stessi aspetti identificati, è stata prevista anche la possibilità di descrivere liberamente la situazione osservata.

In ogni incontro in presenza gli insegnanti, suddivisi in diversi gruppi, hanno analizzato un video specifico. Ogni osservazione è stata condotta su un singolo gruppo. La scelta è stata presa al fine di poter seguire tutta la fase di lavoro e osservare le dinamiche che si sono create all’interno di ciascun gruppo. L’analisi delle griglie di osservazione con il procedere del corso ha permesso di verificare eventuali cambiamenti di atteggiamenti/capacità degli insegnanti.

Il focus – group finale

La stessa griglia di osservazione è stata anche utilizzata per condurre, nell’ultimo giorno di corso, un focus – group con i partecipanti. Il focus – group è stato videoregistrato, al fine di analizzare in maniera puntuale le osservazioni emerse.

La scelta di utilizzare le stesse domande della griglia di osservazione come guida per il focus – group è stata dettata dalla volontà di raccogliere informazioni sul punto di vista dei partecipanti, al fine di indagare anche sulle loro percezioni rispetto agli aspetti osservati.

Conclusioni

Le osservazioni condotte hanno mostrato come l’atteggiamento e la capacità di riflettere in maniera puntuale sui filmati e di correlare le proprie esperienze con i video analizzati è cresciuta nei pochi giorni del corso. All’inizio gli insegnanti si sono dimostrati molto aperti al confronto, ma poco capaci di riflettere in maniera puntuale sulle diverse fasi della valutazione. All’inizio, infatti, gli insegnanti si sono soprattutto confrontati in modo generale sulla propria esperienza personale, condividendo con gli altri partecipanti le difficoltà incontrate nella loro quotidiana vita scolastica. Nell’osservazione degli ultimi incontri di gruppo, invece, tutti sembrano aver acquisito la capacità di analisi puntale dei video. Tale competenza acquisita viene immediatamente ricondotta al lavoro didattico. Tutti gli insegnanti sembrano aver acquisito anche un linguaggio specialistico comune che ha permesso loro di discutere in maniera costruttiva sulle diverse fasi della valutazione formativa. Le osservazioni condotte all’interno dei gruppi sembrano trovar conferma nella percezione condivisa dai partecipanti, che è emersa nel focus – group finale.

Tutti gli insegnati intervenuti hanno mostrato la propria soddisfazione rispetto alla riuscita del corso, soprattutto rispetto al fatto che le competenze acquisite possono essere di supporto alla propria attività.

Gli indicatori della griglia, secondo quanto espresso da alcuni partecipanti, hanno aiutato a decentrarsi rispetto il lavoro svolto a scuola. La possibilità di poter accedere al web repository dei video è risultato uno strumento importante per poter ritornare, in momenti diversi, sui video analizzati e riflettere sulle diverse fasi della valutazione.

Tutti i partecipanti hanno pensato di utilizzare le evidenze analizzate nei video nella propria prassi didattica. Alcuni insegnanti avrebbero gradito che il corso fosse organizzato con una scansione temporale più ampia, proprio al fine di sperimentare quanto appreso e condividere con il gruppo la propria esperienza e i risultati raggiunti..I video sono stati infatti, letti “fattivamente” dai partecipanti rispetto al lavoro in classe. Un insegnante, ad esempio, intervenendo sul collegamento tra video analizzati e prassi didattica, ha dichiarato che, da quando ha cominciato a frequentare il corso, mentre è in aula pensa di essere ripreso lui stesso da una telecamera. Questo intervento fa bene capire come gli insegnanti, grazie al corso, abbiano acquisito la capacità di decentrarsi per analizzare in maniera puntuale il proprio lavoro.

La collaborazione all’interno dei gruppi è stata molto apprezzata dai docenti per clima collaborativo che si è instaurato e per le modalità con cui sono stati costituiti i gruppi. Alcuni insegnanti hanno trovato vincente la scelta di inserire all’interno di ciascun gruppo un tutor che, in momenti particolari, è riuscito a supportare il lavoro, sempre in un clima sereno e costruttivo di collaborazione. Altri insegnanti hanno valutato in modo positivo il fatto che il gruppo fosse costituito da docenti provenienti da diversi livelli scolastici. Le analisi condotte portano a concludere che l’esperienza è stata positiva da diversi punti di vista. Gli insegnanti, in un clima aperto ma fortemente attento alle esigenze di lavoro effettive , non si sono sentiti “studenti” ma professionisti che acquisivano nuove competenze. La loro autonomia e il bagaglio di esperienze pregresse, fondamentale nel campo dell’educazione/formazione degli adulti, è sempre stata considerata e utilizzata come fonte di conoscenza. Il cambiamento più significativo alla fine del corso non è stato unicamente l’acquisizione di nuove conoscenze, bensì il cambiamento di atteggiamento degli insegnanti nei confronti della valutazione formativa in termini di ripensamento/miglioramento della loro prassi didattica.

Cristina Lasorsa