Home » Racconti ed esperienze » “Eppur si muove...”: la scuola che spinge verso il futuro

“Eppur si muove…”: la scuola che spinge verso il futuro

Pubblicato il: 18/12/2014 13:36:35 -


Succede a Messina, dove internazionalizzazione, sviluppo di competenze e crescita umana sono le sfide che si pone nei progetti Scuola-lavoro il Liceo “F. Bisazza”. L’esperienza di Roberto, un liceale in Austria.
Print Friendly, PDF & Email
image_pdfimage_print

Ogni anno il Liceo “F. Bisazza” di Messina propone nel Piano dell’Offerta formativa (P.O.F.) un progetto di mobilità, di grande rilievo, promosso dal MIUR e dalla Confindustria di Bergamo, che consente agli studenti di svolgere tirocini aziendali della durata di cinque settimane in diversi Paesi dell’Unione Europea.
L’istituto messinese è l’unica scuola, dall’Emilia Romagna in giù, a essere partner di tale progetto, che nel corso degli anni, dal 2010, ha mutato nome da Leonardo S.M.I.L.E. (Sviluppo Medie Imprese Locali in Europa) a Leonardo S.E.I. (Servizi Europei per l’Impiego) e Leonardo M.A.R.I.O. (Mercato Azienda Riorganizzazione Internazionale Operativa) sino a giungere all’attuale Erasmus+ I.D.E.A. (Informatic as Development of Economics Activities), ma il cui valore e spessore rimangono immutati e saldi.
Il liceo “Bisazza”, rispondendo alle istanze di una formazione che coniughi la preparazione degli alunni “sui banchi di scuola” con la formazione praticata sul campo, consente parallelamente di fare acquisire competenze spendibili anche sul mercato europeo, offre ai propri alunni opportunità di esperienza e di acquisire consapevolezza per le scelte future.

Due sono le fasi del progetto, fortemente voluto dal dirigente scolastico Anna Maria Gammeri:
– l’apprendimento extracurriculare di materie in campo economico, informatico e turistico;
– il tirocinio all’estero.
Gli studenti più meritevoli, selezionati nelle classi quarte e quinte, affrontano nell’arco dell’anno – attraverso corsi in modalità e-learning e un periodo residenziale a Castione della Presolana (Bergamo) – lo studio di discipline specifiche, quali: e-commerce, marketing e informatica per la gestione dei sistemi operativi aziendali e, inoltre, potenziano le lingue (inglese, spagnolo, francese e tedesco), per giungere a una preparazione quanto più completa, da poter spendere all’interno degli ambienti professionali in cui realizzano la loro esperienze di stage.

In questi ultimi anni gli alunni del “F. Bisazza”, nei mesi di giugno-luglio e di luglio-agosto, sono stati inseriti in diverse realtà aziendali europee: Portsmouth (Regno Unito), Valencia e Cadice (Spagna), Cannes (Francia) e Vienna (Austria). In particolare, qualcuno ha lavorato in hotel, altri in uffici di pubbliche relazioni o di grafica pubblicitaria, altri ancora in cafés, palestre, negozi, associazioni benefiche e di assistenza e in centri per il tempo libero. Tutti i ragazzi sono stati impegnati dalle sei alle otto ore al giorno. Hanno applicato le conoscenze informatiche e commerciali acquisite ed hanno consolidato le basi linguistiche di partenza, in quanto all’inizio del loro soggiorno nel Paese ospitante, hanno seguito un ulteriore corso di lingua di quaranta ore.

Il riscontro degli studenti

I giovani del “Bisazza”, inseriti nelle varie aziende, hanno dato prova di consapevolezza e di capacità d’inserimento nel mondo del lavoro, hanno mostrato il loro impegno nell’apprendimento e nella comprensione dei termini linguistici specifici e sono stati attenti e puntuali nello svolgere i compiti e le attività lavorative assegnate, a tal punto che i diversi datori di lavoro, piacevolmente colpiti dall’entusiasmo e dalla motivazione dei ragazzi, hanno spesso invitato gli studenti tirocinanti a restare a lavorare in azienda.

L’esperienza di Roberto

È stata molto significativa l’esperienza che lo studente Roberto Interdonato (classe V del Liceo linguistico) ha realizzato a Perchtoldsdorf, vicino Vienna, dove ha lavorato presso la Herwig Heider Kommunikation & Öffentlichkeitsarbeit, società di pubbliche relazioni.
Roberto racconta che durante il suo stage lavorativo ha svolto diverse attività, utilizzando continuamente programmi di gestione aziendale (Excel, Supermailer e CMS), ha spesso interloquito telefonicamente con gli utenti ed ha eseguito pratiche di archiviazione dei documenti. Roberto è rimasto colpito dal fatto che il datore di lavoro chiedesse sempre cosa lui pensasse di ogni progetto che stava svolgendo e ricorda con entusiasmo la partecipazione alla conferenza stampa dei campioni di judo dell’Austria, fatta in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.
Da questo tirocinio linguistico-professionale Roberto ha appreso tantissimo: ha imparato ad avere padronanza nella gestione di un ufficio, a lavorare in team e, soprattutto, a mettersi alla prova.
Ha naturalmente approfondito la lingua tedesca, apprendendo anche termini tecnici legati al mondo del lavoro, ed ha migliorato le sue competenze informatiche.
Risultato straordinario, una volta rientrato a casa, ha dichiarato di sentirsi più indipendente e più flessibile in ogni ambito della sua vita: familiare, scolastica e relazionale.L’esperienza del progetto Leonardo M.A.R.I.O. sarà molto importante nelle sue scelte future perché lo ha aperto al mondo dell’internazionalizzazione, gli ha trasmesso la consapevolezza di essere un cittadino europeo e di poter studiare e lavorare anche all’estero.
Sarà sicuramente molto rilevante per il suo curriculum e non potrà che avere una ricaduta positiva nello studio e nel lavoro che Roberto intraprenderà, poiché ha dichiarato che s’impegnerà a diventare un traduttore editoriale.

L’esperienza, significativa dal punto di vista professionale, assume un valore umano poiché gli studenti vengono accolti nelle nuove comunità dalle famiglie ospitanti. Anche la vita quotidiana trascorsa, all’interno di una famiglia del luogo diventa un importante banco di prova al fine di arricchire le tappe di maturazione dei giovani studenti, che da Messina, “in viaggio” per studio e per lavoro, conoscono nuove culture europee. Il liceo messinese, promuovendo tale percorso di alternanza scuola-lavoro, contribuisce a orientare i giovani nelle loro successive scelte, a responsabilizzarli, a renderli consapevoli che la propria realizzazione nel mondo del lavoro dipende da uno studio e da un impegno motivato e solido. Gli studenti si sono resi conto, personalmente, che il mercato del lavoro nazionale e internazionale richiede specificità e consapevolezza operativa.

Il progetto di mobilità europea rappresenta inoltre un’altra grande opportunità per i giovani dell’istituto “Bisazza”, perché al termine dello stage ottengono degli attestati riconosciuti in tutta l’UE, in quanto il tirocinio è validato da Europass mobility, un punto di valore considerevole per il loro curriculum di base.

Infine, possiamo dichiarare che le famiglie manifestano grande interesse e soddisfazione per la valenza formativa del progetto, per la serietà, l’attenzione e la precisione con le quali viene curata e seguita ogni fase e per l’importante occasione d’internazionalizzazione che la scuola propone e realizza.

Correlati:
Erasmus+ rinasce, di Angela Vegliante
La forza dell’apprendistato e della formazione, di Gian Carlo Sacchi
Austria: come si fa a progettare con successo studio e carriera, di Elisabeth Freismuth

***
Immagine in testata dell’Istituto “F. Bisazza” (Messina)

Lavinia Lo Presti

15 recommended

Rispondi

0 notes
445 views
bookmark icon

Rispondi