La chiameremo Osvaldo – biblioteca scolastica multimediale

Nel nostro territorio c’era un problema di partenza: non era presente una biblioteca pubblica e il nostro istituto (7 plessi scolastici in due Comuni di 5.000 abitanti) aveva una sola biblioteca con libri molto vecchi, collocati in sala professori e praticamente irraggiungibili.

1. Dai bisogni al servizio.
La progettazione e la nascita di un ambiente colorato, ben arredato e con scaffali sempre più completi di storie e informazioni era una necessità primaria per il tutto il territorio in quanto rispondeva a bisogni di tipo:
– “sociale”, la biblioteca è aperta anche al pubblico esterno, ai docenti della provincia, agli alunni con disabilità e alle loro famiglie in quanto fornisce ausili tecnologici per tutte le disabilità e kit tecnologici per alunni DSA. È frequentata dagli abitanti del territorio e dagli anziani che si prendono cura del giardino e dell’area verde circostante in un’ottica intergenerazionale, dagli insegnanti di tutta la provincia per l’ampio catalogo a disposizione, per l’ausilioteca e per la videoteca;
– “economici”, la biblioteca scolastica in rete con le amministrazioni locali ottimizza le spese in un’ottica di risparmio in quanto la biblioteca è in orari diversi al servizio di tutta la comunità;
– “ecologici”, nell’area circostante è stato creato un giardino con funzioni di biblioteca all’aperto e di laboratorio di scienze. Il giardino viene gestito dagli alunni del laboratorio ambientale, con particolare attenzione alla biodiversità sia vegetale sia animale;
– “didattici”, biblioteca come il motore della scuola per realizzare un’idea di “ambiente di apprendimento diffuso”.
Le linee guida si possono ricondurre alle “10 regole del lettore” di Daniel Pennac.

2. Il progetto.
Il progetto nasce con un obiettivo ambizioso: promuovere la lettura.
La promozione della lettura parte dalla conoscenza delle storie, degli autori, dei generi narrativi, della letteratura e il suo fine è proprio quello di diffondere, di far scoprire e di apprezzare quelle storie e quegli autori.
Promozione alla lettura significa progetto pedagogico che tiene conto principalmente dei destinatari, dei loro gusti, dei loro bisogni e delle loro resistenze: è un impegno di continuo rafforzamento di ciò che si è impiantato. Il lavoro del gruppo di coordinamento si focalizza sulla motivazione e, a differenza del lavoro didattico, non ha finalità strumentali di apprendimento linguistico o contenutistico. Ciò che invece interessa è aiutare il bambino o il ragazzo nella scelta, suggerirgli possibili percorsi di lettura perché sappia trovare ciò che gli piace e gli serve.
La lettura può essere stimolata da spazi adeguati e arredi piacevoli, dal libero accesso e dall’ampiezza della collezione. Il compito non è quello di verificare l’effettiva lettura, la comprensione e la riflessione, né di valutare l’apprendimento bensì quello di far amare la lettura.

Nata come una favola, la biblioteca multimediale è cresciuta sulla spinta di un progetto unico. Il servizio eroga 13.500 prestiti all’anno dei quali 9.000 agli alunni del campus scolastico (scuole dell’infanzia, primaria e secondaria). È un istituto culturale che opera sul territorio al servizio di tutti i cittadini, con criteri d’imparzialità e nel rispetto della pluralità delle opinioni e dei valori etici, per la promozione della cultura e dell’educazione, con lo scopo di rendere effettivo il diritto di tutti allo studio, all’informazione, al godimento dei beni culturali, alla continuità formativa, all’elaborazione e alla fruizione della cultura.

Le finalità della biblioteca territoriale sono di assicurare in modo coordinato ed efficace:
– l’acquisizione, la catalogazione, la fruizione, l’aggiornamento e la conservazione del patrimonio librario e multimediale;
– lo sviluppo del servizio bibliotecario, documentario e informatico a supporto della didattica;
– la promozione d’iniziative per la diffusione del libro, letture pubbliche, conferenze, dibattiti, esposizioni e ogni altra iniziativa utile per avvicinare i cittadini alle forme della cultura scritta, audiovisiva e multimediale;
– lo sviluppo di un servizio di consulenza e guida alla lettura e all’informazione che faciliti l’accesso a esse da parte dei cittadini di tutte le età e le fasce sociali;
– lo sviluppo della collaborazione con tutte le biblioteche comunali e le analoghe strutture, pubbliche o private, presenti nella Provincia di Piacenza, e la partecipazione alla costituzione di reti bibliotecarie di livello regionale e provinciale;
– l’estensione continua di sistemi tecnologicamente avanzati per la consultazione e la fruizione delle conoscenze e dell’informazione attraverso la rete.

3. Valutazione.
L’esperienza è sicuramente positiva anche se sempre migliorabile. I risultati numerici sono stati raggiunti anche grazie ai diversi progetti programmati nel corso degli anni scolastici: letture animate, letture ad alta voce, attività laboratoriali, incontri con gli autori, scelta didattica degli insegnanti dell’istituto di rinunciare al classico libro di narrativa costruendo in alternativa percorsi di lettura mirati che tengano conto dell’età e delle problematiche dei ragazzi.
Un altro importante obiettivo raggiunto riguarda l’autonomia e l’autocontrollo: i ragazzi del secondo ciclo della scuola primaria e della secondaria possono liberamente accedere agli scaffali dei libri uscendo autonomamente dalle aule; logicamente secondo un calendario prestabilito e, con il permesso e la disponibilità delle insegnanti, consegnare il prestito precedente, consultare libri nuovi e prenderne in visione altri con l’aiuto di una bibliotecaria e di un docente e dell’insegnate di classe per le classi del primo ciclo della scuola primaria.

Per il futuro si sta lavorando a percorsi tematici di lettura e alla preparazione di abstract che aiutino gli insegnanti a guidare con maggiori competenze i propri alunni nelle loro scelte.







Angelo Bardini