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PROGETTO DI CONVERSAZIONE PER LA SCUOLA MEDIA – ESEMPIO DI COMPITO AUTENTICO IN INGLESE “THE COMPANY PROJECT”

Pubblicato il: 09/02/2017 12:21:57 -


The COMPANY PROJECT è un progetto volto al potenziamento delle abilità inerenti l’ascolto e il parlato nell’apprendimento della lingua inglese
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Da molto tempo gli studenti implementano i propri curricola grazie a progetti e laboratori appositi anche al di fuori dell’orario o dell’ambiente scolastico. Un’attività molto richiesta è il “corso di conversazione” in inglese che ha lo scopo principale di migliorare le capacità conversazionali in questa lingua.

È innanzitutto necessario comprendere che cosa si intende con “Corso di conversazione”. Molte persone identificano come modalità didattica principe di questa tipologia di corsi il proporre alla classe uno stimolo (un brano da leggere o un video), seguito da un lavoro di comprensione e successivamente da una attività di dibattito mediata dall’insegnante. Si tratta di una strategia che, tuttavia, non è efficace per tutti gli ordini di scuola.

Nelle scuole secondarie di I grado, solo per fare un esempio, è difficile proporre la modalità classica del corso di conversazione, perché:

1) le abilità linguistiche non sono sufficientemente sviluppate

2) i ragazzi non hanno né l’abitudine né la capacità di sostenere una conversazione su temi di attualità, costume o cultura (ovvero sui topics tipici del “corso di conversazione”).

Quello che solitamente avviene è che il tempo necessario per fare parlare tutti è scarso, ogni ragazzo che parla lo deve fare davanti a tutto il gruppo e questo spesso porta a situazioni in cui l’insegnante parla molto di più degli alunni e solo pochi studenti si esprimono oralmente (quelli che tendono ad esporsi e ne hanno le capacità). In conclusione, questa è una modalità sicuramente dinamica di fare lezione, ma sostanzialmente frontale con tutti i pro ed i contro del caso.

Un corso di conversazione efficace deve invece saper creare un ambiente di apprendimento interattivo e guidato, che possa veicolare uno scambio orale di informazioni tra i partecipanti.

Cosa dobbiamo fare per creare un contesto atto a far si che il corso di conversazione sia efficace?

1 ) Cercare argomenti che possano stimolare i ragazzi a parlare;

2) Guidare la comunicazione, in modo che tutti i partecipanti avvertano la necessità di intervenire;

3) Dare a tutti i ragazzi gli strumenti concreti (lessico, funzioni comunicative) per potere effettuare la comunicazione.

Il mezzo migliore per facilitare questo tipo di contesto è “Il compito autentico” poiché articolare un compito autentico significa dare ai ragazzi un orizzonte concreto di lavoro con una forte valorizzazione dell’apporto personale. Si consiglia inoltre di suddividere la classe in gruppi che possano lavorare parallelamente, in questo modo, all’interno dei gruppi, ognuno si esporrà ad un pubblico ristretto – per esigenze concrete – facilitando così l’allargamento della partecipazione.

Un corso di conversazione prevede che, prima di ”consegnare le chiavi” dell’attività ai ragazzi, l’insegnante focalizzi quali unità di lessico (generico e specifico) nonché quali funzioni comunicative siano necessarie per esprimersi. L’insegnante deve dunque fare un lavoro di ripasso o introdurre questo materiale propedeuticamente al lavoro dei gruppi mentre solo in un secondo tempo vengono approfondite le maniere consigliabili di introdurre o consolidare il bagaglio lessicale e grammaticale.

Naturalmente durante il lavoro l’insegnante gira per i banchi per sorvegliare che il lavoro nei gruppi proceda in modo armonioso e proficuo per tutti i partecipanti. Su questi presupposti teorici, la scuola di inglese OPEN MINDS di Milano ha sviluppato un progetto – denominato “The company project” ” – destinato agli studenti della scuola secondaria di primo grado e finalizzato alla creazione di un ambiente di apprendimento cooperativo per lo sviluppo della conversazione inglese.

Di seguito un breve resoconto del progetto.

1 – Ambiente di apprendimento cooperativo

La nostra situazione era la seguente: avevamo 14 ragazzi, provenienti da prima, seconda e terza media, ovvero età e livelli di inglese (e di maturità) diversi. Per questo era impossibile impostare una didattica tradizionale, perché il livello impostato per uno non sarebbe andato bene agli altri. Abbiamo quindi optato per il lavoro per gruppi: su 14 ragazzi abbiamo deciso di fare 4 gruppi.

Abbiamo optato per una ottica cooperativa, e quindi abbiamo fatto gruppi misti. In questa ottica, il più forte ha il compito di guidare il più debole e comunque i compiti sono proporzionati a seconda delle effettive capacità. Non consigliamo al contrario di fare gruppi omogenei: è vero che probabilmente i gruppi “forti” faranno un ottimo lavoro, ma i ragazzi con meno nozioni e meno capacità di organizzare il lavoro si troverebbero completamente dipendenti dall’insegnante. Al contrario, questo lavoro di gruppo ha tra le sue esplicite finalità quella di sviluppare le relazioni sociali tra i partecipanti del gruppo.

Per lavorare bene il gruppo deve comunicare ed almeno parzialmente lo farà in inglese: aiutandosi l’un l’altro si fa anche esercizio linguistico. Nel gruppo vengono dati dei ruoli: ai più “forti” (ma collaborativi e capaci di ascolto) vengono dati ruolo di coordinamento (Direttore), ai ragazzi con capacità artistiche e/o grafiche il suolo di Designer (Creare Logo/Brochure), a chi ha capacità di esprimersi bene il ruolo di redigere la brochure o di fare la presentazione orale del progetto. I ruoli e i compiti vengono dati in modo che i ragazzi debbano sia consultare risorse in inglese (brochure cataloghi, siti) sia debbano comunicare tra di loro.

2 – In che lingua parla il gruppo?

I ragazzi all’interno del gruppo in che lingua comunicano. Purtroppo, nell’ambito di ragazzi degli 11 ai 13 anni con un livello linguistico compreso tra A1 e A2, non facile implementare una comunicazione sociale in inglese. I ragazzi tra di loro parlano in italiano nel gruppo, quando devono coordinarsi e comunicare.

La logica è che l’inglese sia la lingua del lavoro in classe:

· In inglese vengono dati i contenuti (video, articoli da leggere, spiegazioni della docente)

· In inglese ci si relazione con l’insegante (che non parla mai italiano in classe)

· In inglese è necessario creare i contenuti per le presentazioni orali e scritte

E’ utopistico sperare che la comunicazione inerente al lavoro all’interno dei gruppi sia spontaneamente impostata dai ragazzi in inglese, tuttavia se il lavoro viene portato avanti con questa modalità con costanza e per un numero sufficiente di re, noterete che gradualmente i ragazzi cominceranno ad utilizzare delle frasi (come formule, riferimento ai contenuti) direttamente in lingua, pur inserita nel contesto di un discorso in italiano.

Sicuramente miglioreranno le competenze passive ovvero la reading e la listening comprehension. Il vocabolario sarà ampliato e verranno rafforzate le funzioni comunicative (sia pure in forma passiva).

3 – Nel company project i ragazzi si devono misurare nel Compito Autentico di creare una Azienda.

Ciò significa che ogni singolo gruppo deve ideare una azienda e i prodotti , pensare al nome creare un Logo “significativi”, redigere una Brochure e organizzare una presentazione orale. I vari partecipanti avranno un ruolo specifico in ognuno dei compiti.

Materials:

Suggeriamo di utilizzare materiali originali per impostare il lavoro dei ragazzi

Fields of Activity&Products Small Business Trends & 2017 Predictions Video

Name your Business Video

Design Your Logo Video

How to describe your Products (per creare brochure, web-site e la presentazione orale finale) link1 link 2

* I testi scritti necessitano un adattamento

Grazia Paladino

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