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Copiare è fico?

Pubblicato il: 21/11/2012 18:35:24 -


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Riflessioni e commenti degli studenti di Telese sul copiare a scuola. Uno sguardo critico
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Nelle ricerche da cui è scaturito il libro “Ragazzi si copia” abbiamo osservato il pensiero degli studenti in materia di imbrogli scolastici servendoci sia di strumenti statistici, sia dell’analisi di interviste aperte e colloqui. Questi ultimi non hanno svolto una mera funzione di chiaroscuro o di basso continuo delle statistiche. Spesso hanno contribuito in modo decisivo a farci comprendere il significato dei dati quantitativi. Nel libro, tuttavia, le tabelle e grafici hanno forse ottenuto più spazio rispetto alla viva voce degli studenti. L’analisi qualitativa meriterebbe di essere allargata con l’aggiunta di materiale empirico. A prima vista l’impresa sembra facile, basta consultare i numerosi siti che sulla rete s’interessano dell’argomento. Il materiale è copioso, ma non mette conto perder tempo a osservarlo. Già le etichette della maggior parte dei siti o dei blog anticipano il loro contenuto di sussidi per gli imbroglioni. Sono cataloghi di roba trita e risaputa che spazia dai vecchi trucchi “evergreen” all’ultimo grido dei gadget informatici. Il tutto immerso in un panorama di frizzi e lazzi ritualizzati che strizza l’occhio ai copiatori in pectore, in un’epifania di “prêt-à-porter” dei furbi e della furberia. Questa faccia farsesca della cultura giovanile del nostro paese che si replica compulsivamente nel tempo, sembra mutuare dal patrimonio dei vecchi papiri delle matricole di cinquanta e più anni fa l’ingordigia goliardica e la furbesca trasgressività.

Neppure le interviste agli studenti che saltuariamente trovano spazio sui giornali rappresentano una fonte d’informazione fruttuosa. Connesse ad avvenimenti specifici, mirano per lo più a far sensazione e non di rado contribuiscono ad accrescere nella popolazione il gap tra la percezione e la realtà dei fenomeni di cui si occupano.

È stato quindi un colpo di fortuna poter disporre di un pacchetto di riflessioni scritte dagli studenti, in parte individualmente, in parte collettivamente dalle classi, di una scuola secondaria superiore, l’Istituto Superiore d’Istruzione di Telese Terme. Il merito va alla preside che, prendendo spunto dalle sue vicende professionali, ha proposto agli studenti di tutte le classi dell’Istituto la lettura simultanea di un articolo che sintetizza i risultati del libro “Ragazzi si copia”. Dopodiché ha invitato gli studenti a discuterne e infine a scrivere le loro riflessioni.
Per dirla con le parole della preside:

“Partiamo col dire che io sono una preside un po’ particolare, sicuramente molto vicina alla scuola e ai ragazzi, ma rispettosa delle regole… un giorno una mia prof venne in presidenza con una ragazza e il suo telefonino nel quale c’era un sms con il tema di italiano che lei avrebbe dovuto fare in classe e tutto ebbe inizio…
Poiché leggo sempre gli articoli di Maurizio Tiriticco e avevo letto quello su “Ragazzi si copia” su Education 2.0, lo feci linkare sul sito della scuola www.iistelese.it, dopo qualche giorno un’altra prof mi disse che una ragazza copiava il compito in classe… allora decisi che dovevo fare qualcosa e un giorno… ora non ricordo la data, INVITAI TUTTE LE CLASSI della mia scuola (53) a leggere CONTEMPORANEAMENTE nella seconda ora di lezione l’articolo di Maurizio, imposi con un avviso di commentarlo e richiesi a tutte le classi di scrivere un commento sulla lettura fatta!
Ovviamente, come sempre vanno le cose, tutte le classi hanno letto l’articolo ma non tutti poi hanno prodotto un commento o comunque non tutti allo stesso modo, capirà bene (anche dagli stessi scritti dei ragazzi) che non tutti i prof sono uguali e quindi i risultati sono stati diversificati: qualcuno ha imposto ad ogni studente della classe di fare un commento, qualcuno ha richiesto la scrittura collettiva, qualcuno ha chiesto a uno degli studenti di fare il commento per tutti e qualcuno non ha richiesto nulla!
Una cosa certa esiste, tutti hanno in contemporanea letto l’articolo!” [1]

Nell’accingerci ad analizzare questa singolare collezione di “temi in classe”, ci preme far presente che non si tratta di risposte estemporanee date a botta calda, ma di qualcosa di più. Sono riflessioni, idee, credenze e giudizi espressi dagli studenti in forma scritta dopo aver ricevuto un’informativa chiara e affidabile che ha chiarito loro qual è lo stato del copiare nelle scuole italiane e dopo aver discusso il problema nell’ambito della classe.

[1] La lettura collettiva è stata realizzata e i commenti sono stati scritti nel giugno 2012.

Scarica il pdf con i commenti degli studenti.

Scarica le “Riflessioni sul copiare in classe.

****

PER APPROFONDIRE:
http://www.iistelese.it/old/00-news2012/11-nov/037-dei.htm

Marcello Dei

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