Pinocchio 2.0 e i grandi che inventano storie: Billy, il pesciolino curiosone

Nelle profondità degli abissi marini, esiste un regno chiamato Atlantide, dove vivono bellissime sirene e forzuti tritoni, insieme a tantissimi pesciolini colorati e dalle forme più strane. Tra i tanti, c’è un pesciolino di nome Billy, un vero curiosone!

A Billy piaceva impicciarsi di tutto quello che accadeva nel regno: osservava i tritoni durante i loro esercizi in palestra, oppure ascoltava i pettegolezzi che le sirene scambiavano tra loro, e spesso, nuotava fino alla barriera corallina per curiosare tra i coralli.

Billy sapeva che era proibito agli abitanti di Atlantide superare la barriera corallina, perché oltre i coralli, vivevano squali e altri grandi predatori del mare, ma non sempre riusciva a trattenere la propria curiosità.

Un giorno, mentre gironzolava tra i coralli, vide degli stranissimi pesci nuotare intorno a una vecchia barca che giaceva sul fondo del mare.

In tutta la sua vita, non aveva mai visto pesci con due code e con occhi così buffi, con quello strano tubo che lasciava bolle d’aria nell’acqua… “Che pesci saranno? E da quale regno verranno?” si chiese Billy, sempre più incuriosito “e perché gironzolano intorno a quel relitto? Cosa staranno cercando?”.

Oh quante domande si stava facendo! E dato che nessuno, tranne quegli strani pesci, poteva rispondergli, decise di superare la barriera corallina e avvicinarsi a loro…

Il povero curiosone non sapeva che non erano pesci, ma uomini, che con indosso la tuta da sub, stavano cercando rari pesciolini da poter vendere nel loro negozio.

Billy si avvicinò così tanto da riuscire a vedere una rete pendere dal fianco di uno dei due strani pesci e dentro c’erano cavallucci marini e pesci palla.

“Oh per tutti i mari! Sono pesci predatori!” pensò spaventato, ma non fece in tempo a scappare e finì nella rete anche lui.

Gli strani pesci nuotarono verso la superficie dell’acqua e salirono su una barca; solo allora Billy si rese conto di essere finito nella rete dei pescatori e pianse disperato.

Pianse così forte che delle tartarughe lo sentirono e chiamarono in soccorso la famiglia Granchietti.

Papà e mamma Granchietti, si arrampicarono sulla barca e riempirono di pizzichi i due pescatori, mentre i figlioletti tagliarono la rete con le loro chele, liberando gli sventurati dalla trappola in cui erano caduti.

Billy, finalmente libero, nuotò velocissimo verso la barriera corallina e nascondendosi tra i coralli, pensò : “Non sarò mai più così curioso!” e da quel giorno, imparò la lezione!

***
In testa, La sirenetta ed il tritone: disegno di Sofia Mazza, anni 4.

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Tiziana Costa