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Ingegneri di altro genere – di Angelo Simone

Pubblicato il: 27/02/2019 11:01:15 -


Il 7 marzo 2019 cinque donne condivideranno le loro storie e i loro successi nell’ingegneria e nelle discipline tecnologiche.
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Ingegneri di altro genere è un incontro promosso dal Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Antonio Ruberti (DIAG) dell’Università La Sapienza e da ACM womENcourage, al fine di incrementare la presenza femminile nel settore tecnologico.

 “La tecnologia è troppo importante per essere lasciata agli uomini” Con questo slogan Neele Kroes, all’epoca in cui ricopriva la carica di Commissario Europeo per l’Agenda Digitale, ha incoraggiato le donne e le ragazze ad intraprendere lo studio e una carriera nel settore delle tecnologie dell’informazione. Parallelamente, uno studio della Commissione Europea ha recentemente affermato che ci sono oltre

900.000 posti di lavoro vacanti in ICT (Information and Communication Technology) in Europa e che con una percentuale femminile in ICT pari a quella maschile, il PIL europeo registrerebbe  un incremento di circa 9 miliardi l’anno. Attualmente, purtroppo, questa percentuale e molto inferiore, e varia, in Europa, dal 10% al 30%, con un valore medio al di sotto del 20%. L’Italia si posiziona su percentuali molto basse, fra l’8% ed il 15% nei vari Atenei.

Il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Antonio Ruberti (DIAG) dell’Università La Sapienza di Roma, diretto dalla professoressa Tiziana Catarci, è da tempo tra le strutture più attive nel sensibilizzare le ragazze a intraprendere una carriera nel settore STEM (Science, Technology, Engineering And Mathematics). A tal fine, all’interno dalla giornata OpenDIAG del 7 marzo 2019, organizza un incontro dal titolo “Ingegneri di altro genere” in cui donne di 5 generazioni diverse, attive nell’area STEM, descriveranno le loro esperienze di successo e il cammino professionale intrapreso.

“Ingegneri di altro genere” sarà moderato Laura Astolfi, docente DIAG, e permetterà di ascoltare l’esperienza umana e professionale di  5 donne di generazioni diverse tra cui:

Luigia Carlucci Aiello, già professore ordinario di Ingegneria presso la Sapienza e dal 1991 professore di Intelligenza artificiale. Può essere considerata la “madre” dell’intelligenza artificiale in Italia. È stata tra l’altro direttrice del DIAG e preside della facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica, fondatrice e primo presidente della Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, Fellow della AAAI dal 1995.

Alessandra Macchietti, ingegnere e Digital Transformation Senior Executive Ericsson

Laura Tassinari, ingegnere e Direttore Internazionalizzazione, Clusters e Studi Lazio Innova.

Mara Sorella, Dottoranda e ricercatrice in Intelligenza artificiale e cybersecurity DIAG.

Giulia Giugno, Laureanda Magistrale in Ingegneria Informatica con tesi in Intelligenza Artificiale.

Durante l’incontro, la direttrice DIAG, Tiziana Catarci, una delle 50 donne più influenti del settore tecnologico secondo Inspiring Fifty, presenterà le iniziative esistenti per promuovere una maggior presenza delle donne nelle aree tecniche e nei profili professionali oggi ricoperti per la maggior parte da uomini.

“In Italia le donne ottengono risultati scolastici migliori dei maschi in tutte le materie, matematica compresa, – dichiara la direttrice Catarci – ma sono solo il 23% degli iscritti nei corsi di laurea in ingegneria e il 33% nei corsi di area scientifica. Con riferimento in particolare ai dati relativi a Sapienza, in linea con il dato nazionale, tra i corsi di laurea con la minor presenza femminile c’è quello in Ingegneria Informatica e Automatica (13%). Gli stereotipi di genere, infatti, e ancor prima il patrimonio profondo culturale ed emotivo acquisito in ambito familiare, condizionano sottilmente scelte e comportamenti, indirizzando le ragazze verso professioni “femminili”, convincendole della loro inferiorità in campo matematico e scientifico, e facendo percepire l’ingegneria, le scienze e la matematica come maschili. In tutto ciò, precludendo loro un settore come il nostro che, dopo gli studi è in grado di garantire loro un impiego sicuro e stabile nel mondo del lavoro. #Disoccupazionezero” è uno degli hashtag con cui stiamo proponendo, infatti, l’OpenDiag”.

“Ingegneri di altro genere”, come anticipato, si svolge durante la giornata di porte aperte del Dipartimento che consente a studenti e persone interessate l’accesso all’intero Istituto, inclusi i laboratori, in cui si terranno live show tecnologici per condividere le diverse eccellenze e ricerche del DIAG.

Per iscriversi

 

Angelo Simone

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