I dettagli fanno la differenza

Il nostro Pianeta non potrebbe ospitare la vita più complessa, quella dotata di ragione e di coscienza, se alcuni “dettagli” non ne avessero influenzato la sua formazione ed evoluzione. Pensiamo, ad esempio, quanto la distanza della Terra dal Sole ne abbia condizionato il livello termico: se, per puro caso, la Terra fosse stata un po’ più vicina al Sole o un po’ più lontana si sarebbero determinate, probabilmente, condizioni proibitive per il germogliare della vita così come ci è data conoscerla.

Nel Cosmo sono disseminati miliardi di pianeti simili al nostro, eppure è poco probabile prevedere che in questi sia ospitata la vita così come noi la conosciamo, se non sono presenti quei “dettagli” che contraddistinguono il nostro Pianeta.

I dettagli fanno la differenza!

Ho visto un papà che accompagnava il suo bambino diversamente abile a scuola, lo sosteneva con le sue braccia forti e il suo sguardo affettuoso. Nessuno gli è andato incontro per accoglierlo, né l’insegnante di sostegno, né alcun assistente, né alcun bidello, nessuno! Ha chiesto: c’è qualcuno?

La scuola ha l’importante privilegio di educare e istruire i cittadini del futuro ed è fondamentale disporsi nell’ottica dell’innovazione e della qualità, anche per premiare il merito e le eccellenze.

Per valutare il livello di qualità ed efficienza raggiunto dalle scuole ci si affida, com’è noto, alle prove Invalsi che un po’, in questi ultimi anni, hanno contribuito a discriminare “positivamente” il Paese in aree geografiche “culturalmente ricche” e “culturalmente povere”.

Personalmente nutro un po’ di diffidenza nei confronti di quelle scuole e di quegli insegnanti “tecnologi” che perseguono, imperterriti, il programma, l’istruzione, ritenendo scontati, precostituiti, altri valori che concorrono alla formazione umana e civile della persona.

Non dimentichiamo che specie la scuola dell’obbligo ha appunto l’obbligo di rivolgere la sua attenzione a tutti gli alunni, nessuno escluso, affinché nessuno si perda, per farli divenire cittadini consapevoli in grado di affrontare la vita serenamente, in scienza e coscienza.

Il futuro di un ragazzo passa attraverso la scuola che frequenta, passa attraverso gli insegnanti!

Le scuole, ai fini della qualità e del miglioramento, devono poter e saper valutare, giustamente, il livello delle competenze acquisite dai discenti in tutte le aree disciplinari, senza dimenticare, però, quanto siano propedeutici ai contenuti disciplinari valori etici e di cittadinanza come l’accoglienza, la solidarietà, la lealtà, l’altruismo, l’orgoglio, il coraggio, la giustizia, la carità, la pietà. Valori che gli insegnanti, e non solo, devono agire per poterli insegnare.

Dettagli.

Ripeto, i dettagli fanno la differenza!

Saverio Fanigliulo