Cellulari per l’apprendimento

Un recente studio evidenzia il rapporto positivo tra utilizzo di cellulari e smartphone e apprendimento; tuttavia esiste una forte resistenza da parte delle istituzione scolastiche rispetto al loro utilizzo in aula.

Il lavoro educativo sui nativi digitali viene facilitato da un uso propositivo di tali strumenti onnipresenti nella vita quotidiana delle giovani generazioni.

La tecnologia mobile consente di coinvolgere gli studenti facilitandoli nella conduzione del proprio apprendimento e supportandoli nella scelta e nell’uso dei dispositivi più idonei.
Permettere il loro utilizzo in classe facilita l’apprendimento tra pari sia in matematica sia nelle materie scientifiche. Nonostante questo più dell’88% delle scuole americane ne vieta l’utilizzo.


L’interesse nei soggetti è sorprendentemente alto tra gli studenti delle scuole medie, in particolare tra i bambini americani ispanici e africani.

Il 50% degli studenti americani ispanici e africani della scuola media ha dichiarato di non avere un forte interesse per la scienza e informatica.

Un numero inaspettato, invece, di studenti delle scuole medie (di tutte le etnie e di reddito) dice che sta utilizzando i dispositivi mobili, tra cui smartphone e tablet per fare i compiti.

Questa è la prima ricerca TRU che mostra che gli studenti delle scuole medie utilizzano anche questi dispositivi mobili per completare i compiti a casa.


Il 39% degli studenti delle scuole medie utilizza gli smartphone (39%) per fare i compiti, contro un 31% che utilizza il tablet.
Il 26% utilizza gli smartphone per fare i compiti settimanalmente o più frequentemente.

Nonostante l’alto numero di studenti delle scuole medie che utilizzano computer portatili, smartphone e tablet per i compiti, pochissimi utilizzano questi dispositivi mobili in classe, in particolare tablet e smartphone.


Esiste un ampio divario tra l’uso della tecnologia mobile a casa e a scuola.

Se il 39% degli studenti delle scuole medie utilizza gli smartphone per i compiti, solo il 6% riferisce di poterli utilizzare in aula per il lavoro scolastico.

Vi è anche un gap sull’uso dei tablet, il 31% degli studenti delle scuole medie usa un tablet per i compiti a casa, mentre solo il 18% dichiara di utilizzarlo in classe.

Il 66% degli studenti non è autorizzato a utilizzare un tablet ai fini dell’apprendimento in classe, e l’88% non viene autorizzato a utilizzare un telefono.


Gli studenti che utilizzano i dispositivi mobili in classe sottolineano che utilizzare questi dispositivi li motiva all’apprendimento.

Due studenti su tre (67%) affermano che l’uso del tablet in classe fa crescere in loro la voglia di saperne di più.

La stessa tendenza sembra esistere tra gli studenti che utilizzano gli smartphone in classe, ma la dimensione di base è troppo piccola per il confronto (n = 56).
L’utilizzo di questi dispositivi in classe ispira negli studenti fiducia in se stessi e li stimola di più.


Più della metà di tutti gli studenti che utilizzano una qualche forma di tecnologia in classe (n = 409) dice che fare così li fa sentire:
• Smart (61%)
• Excited (54%)
• Happy (52%)

Vi è un vantaggio particolare dell’utilizzo dei dispositivi mobili in classe nei settori della matematica e della scienza.

Gli studenti dicono che utilizzare dispositivi mobili come i tablet li rende più desiderosi di saperne di più.

Sembra quindi del tutto naturale estendere agli studenti tale uso dei dispositivi mobili in classe con un grande beneficio.

A conclusione della ricerca si può affermare che occorre comunque una adeguata formazione degli insegnanti sull’integrazione delle tecnologie mobili nell’istruzione.

Inoltre l’utilizzo dei dispositivi mobili in classe sembra poter portare a un aumento dell’interesse degli studenti sia nelle medie sia al liceo.

Daniele Pauletto