Bambina e la fatina computerina

“Da una parte: Da quel dì, poiché il danno l’aveva già combinato, a Bambina non restò molto altro da fare che domandarsi: ‘Come potrò mai fare…? Come potrò portare colori e musica in questo mio piccolo Mondo sempre uguale a se stesso? (…)’. Dall’altra: Allora la Fatina Computerina disse tutto d’un fiato, allontanandosi definitivamente dalla Stanza Consigliare, dopo un quarto colpo di tosse: ‘Come potrò mai fare? Come potrò portare tecnologia e modernità in questo mio piccolo mondo sempre uguale a se stesso?’. Ecco i quesiti ai quali le due giovani eroine di questa buffa storia dovranno dare risposta. Ci riusciranno?”.

Tra le pagine di “Bambina e la fatina computerina” narro la vicenda di due giovanissime eroine, all’apparenza agli antipodi, ma con un obiettivo comune: liberare i rispettivi Mondi da convenzioni sociali che perdurano da tempo Immemore.

Non è mai facile realizzare i propri sogni, figuriamoci quando si è ancora piccoli. Lo sa bene Bambina, futura Imperatrice di un Mondo senza Sogni, dove tutto è di un colore Grigio Quaranta per cento (Grigiolandia), Bambina non è molto felice del destino che l’attende….

Ci vorrebbe un Magico Intervento. Sì, ci vorrebbe… una Buona fatina. In fondo, le Buone fatine non hanno problemi… li risolvono, magari con un tocco di bacchetta magica! Eh, sì, le Buone fatine sono perfette!

Naturalmente, un Magico Intervento giunge.

A portarlo è nientemeno che Fatina computerina, unica figlia, anticonformista (e forse un po’ asmatica) della Fata delle Fate e del suo legittimo consorte, ovvero il Mago dei Maghi, Cosa dire d’altro, sul suo conto? Beh, tutto, tranne tre cose, che: non abbia problemi; sia perfetta; compia magie agitando una bacchetta magica.

Fatina computerina è stufa di vivere in un Mondo perfetto (Mondo Fatato), ma “antico”, perché, privo quasi del tutto di tecnologia. Stufa di non agire, per cambiare le cose. Fatina computerina comprende però che, imponendo, con garbo, la propria scelta di andare personalmente in soccorso di Bambina, avrà l’opportunità di aiutare anche se stessa…

Spesso mi viene chiesto dove abbia preso ispirazione per scrivere “Bambina e la fatina computerina”. Facile rispondere: devo dire grazie a Pinocchio! È stato lui a essermi compagno, fin dalla più tenera età. Lui, a divertirmi, aiutandomi a crescere Lui, in fine, a condurmi, attraverso l’analisi delle sue molteplici trasformazioni, all’elaborazione di una tesi di laurea per Letterature per l’Infanzia. Quando ho iniziato a scrivere il mio racconto avevo ancora la testa totalmente immersa nelle fantastiche avventure vissute dal burattino creato da Carlo Lorenzini. Il mio affetto per Pinocchio è profondo e incondizionato, al punto che in “Bambina e la fatina computerina”, “rivisito” una parte ben precisa di: “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino…” 🙂

“Bambina e la fatina computerina”, una fiaba classica (con: Fate, Maghi e Gnomi), ma con un pizzico di modernità (rappresentata da un pc).

Per approfondire:
• Il sito dell’editore: Onirica Edizioni

• La fan page su Facebook

• “Bambina e la fatina computerina” su Anobii

Virginia Defendi