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Greco antico vs greco moderno. Svecchiare gli apprendimenti 3/3

Pubblicato il: 18/10/2016 17:50:37 -


Conoscere meglio la Grecia, senza gli stucchi neoclassici e i pregiudizi dei «classicisti puri», ma anche senza attualizzazioni forzate del messaggio degli antichi, permetterebbe di capire meglio la nuova Europa: conoscere la Grecia moderna non è un investimento a rischio, né un bene rifugio, bensì un investimento sicuro, che alla lunga dà esiti migliori rispetto ad un investimento «prudente». Bisogna investire concretamente, senza paura, affinché, nel mondo della scuola e dell’università italiana sia dato ancora spazio allo studio del greco.
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La didattica del greco moderno presso le scuole italiane fornisce un sostegno a una lingua non veicolare dell’UE; aiuta ad insegnare ed apprendere il greco antico e moderno in una nuova prospettiva; e mira a coinvolgere il mondo della scuola, dell’Università, dell’impresa e della stampa in un comune progetto per creare una nuova generazione di italiani in grado di capire ed usare la lingua greca, non solo per custodire il patrimonio antico, ma anche per promuovere migliori rapporti di scambio culturale ed economico Alcune proposte concrete di percorsi interdisciplinari, mirati a svecchiare l’apprendimento del greco e renderlo più vicino agli interessi della generazione dei «nativi digitali». Dopo la rivoluzione informatica, è impossibile pensare di salvare lo studio del greco in Italia senza proporre nuove prospettive: la qualità e la sopravvivenza stessa del Liceo Classico, se ancorate alla riproduzione del sistema didattico tradizionale della lingua greca, sono destinate a declinare nel giro di pochi anni. E non è sufficiente dotare i testi scolastici di supporti multimediali per pensare di essere al passo con i tempi. Bisogna intervenire sui contenuti e sugli obiettivi. Per un diverso approccio allo studio del greco sarebbe opportuno:

a) Contestualizzare storicamente la lingua e la cultura greche, analizzando la testimonianza di una realtà culturale che appartiene anche al nostro vissuto quotidiano

attraverso l’analisi dei passaggi storici che hanno consentito al greco di diventare patrimonio culturale dell’Occidente è possibile anche individuare le ragioni che, nel corso dei secoli, hanno sancito (ma che talvolta hanno anche indebolito) lo sviluppo dell’insegnamento della lingua greca a livello scolastico e/o superiore. Per esempio, un percorso interdisciplinare potrebbe fa conoscere agli studenti le specifiche dimensioni culturali, religiose, economiche dell’Europa dell’Est, che con il mondo di lingua greca ha condiviso per secoli non solo la storia politica ma anche il credo ortodosso: attraverso questo percorso gli studenti potrebbero conoscere in maniera più ravvicinata la storia di alcuni popoli al centro dell’attualità contemporanea, quali i turchi, i siriani, i libanesi, gli arabi, i russi.

b) Connettere l’apprendimento della lingua e della cultura greca con il territorio all’interno del quale vivono gli studenti

la storia del greco in Italia e la presenza dei greci in Italia è un’esperienza concreta che la scuola può utilizzare per far recepire che lo studio del greco non è avulso dal nostro contesto storico.

c) Proporre lo studio della lingua in prospettiva diacronica

analizzando i passaggi storico-linguistici e culturali che hanno consentito al greco di arrivare fino ai nostri giorni, in modo da offrire una didattica attiva e vivace, con attività linguistiche non esclusivamente mnemoniche di carattere grammaticale, morfologico e sintattico e con lezioni che abbiano una prospettiva interdisciplinare. Per esempio, l’accostamento degli studenti alla lingua classica potrebbe partire dal greco di Costantinopoli e da quello di Venezia, che permettano agli studenti comprendere le ragioni della straordinaria trasmissione testuale dei testi classici nei secoli. Si potrebbe inoltre stimolare l’interesse degli studenti sapere cosa è successo con la conoscenza della lingua greca volgare, con quella parlata anche dagli umanisti greci nel loro quotidiano.

L’Italia è l’unico paese al mondo con una popolazione scolastica (ed universitaria) così ampia dedita all’apprendimento della lingua greca (antica). Lo studio del greco antico potrebbe essere integrato, in maniera sistematica anche se non capillare, con lo studio diacronico della lingua fino alle sue accezioni moderne. L’insegnamento del neogreco nella scuola italiana, soprattutto nei Licei Classici, potrebbe altresì creare un vivaio di studi interdisciplinari utili per decodificare le specifiche dimensioni culturali, religiose, economiche dell’Europa dell’Est, che con il mondo di lingua greca ha condiviso per secoli non solo la storia politica ma anche il credo ortodosso.

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immagine – fonte

Caterina Carpinato

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