L’apprendimento in età adulta: strumenti per il potenziamento dell’offerta formativa

Con la Comunicazione del marzo 2010 l’Europa indica gli obiettivi per il 2020 definendo “Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. Ancora una volta l’Europa insiste sulla necessità di considerare i sistemi di istruzione e formazione nel loro complesso, ossia nella prospettiva di promuovere e sostenere un apprendimento permanente che si realizzi in tutti i contesti, da quelli formali a quelli non formali o informali, ma che soprattutto consideri tutti i livelli: dalle scuole della prima infanzia all’istruzione superiore e all’istruzione e alla formazione professionali fino all’istruzione e alla formazione degli adulti.

Da diversi anni oramai l’INVALSI progetta e realizza diverse attività (con la collaborazione e il finanziamento ad hoc della Direzione Generale per l’istruzione post-secondaria e per i rapporti con i sistemi formativi delle regioni e degli enti locali del MIUR) orientate in questa direzione: ricerche sui livelli di alfabetizzazione della popolazione adulta a livello locale e nazionale, individuazione di target di popolazione a rischio di analfabetismo di ritorno, studio dei territori in cui risiedono pubblici “resistenti” alla partecipazione ad attività di istruzione e formazione rivolta agli adulti, approfondimenti qualitativi che coinvolgono direttamente il territorio.

I quaderni “Strumenti per il potenziamento e lo sviluppo dell’apprendimento in età adulta” razionalizzano e rendono più operativi gli strumenti derivati da queste attività di ricerca, con la possibilità di rappresentare una guida e un orientamento operativo e di sistema, in grado di accompagnare il lavoro dei diversi attori, che a vario titolo si occupano di istruzione e formazione degli adulti, anche in attesa della istituzione dei futuri CPIA (Centri Provinciali Istruzione Adulti).

I contenuti dei quattro quaderni, quindi, espongono e mettono in coerenza metodologie e risultati di ricerche, articolandoli in modo da sviluppare un percorso di lavoro che tenga conto della necessità di agire su diversi piani:
a) la riflessione ed esposizione approfondita dei SUPPORTI NORMATIVI (legislazione europea, nazionale, regionale) che delineano gli ambiti entro i quali gli operatori, a tutti i livelli, si trovano ad assumere responsabilità di programmazione, gestione, implementazione e attuazione dell’offerta formativa “QUADERNO 1 – La formazione in età adulta: la normativa nazionale e regionale nel contesto della strategia europea”;
b) LA LETTURA DEI FABBISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO attraverso l’individuazione delle fonti di informazione disponibili, l’attivazione di rapporti con i soggetti istituzionali e non, che a vario titolo esprimono competenze in questo ambito, e la costruzione di profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro “QUADERNO 2 – La conoscenza del contesto territoriale”;
c) L’INTERPRETAZIONE DEI BISOGNI DI COMPETENZE E CONOSCENZE DELLA POPOLAZIONE ADULTA così come questi appaiono non solo dalla distribuzione dei titoli di studio degli individui appartenenti alle varie classi di età e dalle condizioni di lavoro/non lavoro dei diversi settori e gruppi sociali, ma anche dalla rilevazione diretta del possesso delle competenze funzionali indispensabili in relazione ai compiti della società attuale “QUADERNO 3 – Guida per la costruzione di prove per la valutazione di competenze funzionali”;
d) L’ANALISI DELLE CARATTERISTICHE DELL’APPRENDIMENTO IN ETÀ ADULTA e alcuni approfondimenti teorici utili anche alla implementazione di percorsi formativi personalizzati “QUADERNO 4 – Contesti e strumenti per la realizzazione di attività a sostegno dell’apprendimento degli adulti”.

L’articolazione di questo percorso nasce dalla riflessione su alcuni elementi:
• la necessità di promuovere sinergie tra soggetti dotati di competenze e responsabilità diverse in materia di istruzione e formazione degli adulti al fine di offrire opportunità di apprendimento e qualificazione a soggetti che, in varie situazioni della vita e in età diverse, vogliono continuare ad apprendere;
• la costruzione di una offerta formativa che risponda alle reali esigenze del territorio e dell’adulto che lo vive e che motivi e ri-motivi all’apprendimento ed orienti l’adulto verso nuovi livelli di qualificazione.

Non si tratta, infatti, soltanto di incrementare a livello quantitativo l’offerta formativa, ma di potenziare l’intero sistema ottimizzando l’investimento di risorse finanziarie e umane nella costruzione di percorsi articolati che consolidino le competenze di base, permettano l’acquisizione di nuovi alfabeti, consentano il conseguimento di nuove qualifiche spendibili nel mercato del lavoro.

La capacità di lettura del territorio sia in termini di bisogni formativi legati alle esigenze degli individui e allo sviluppo economico locale, sia in termini di analisi delle risorse presenti sul territorio, istituzionali e non, in grado di agevolare e sostenere attività di lifelong learning, è garanzia di risposte adeguate e di conseguenza di un orientamento mirato dell’utenza verso percorsi di studio e formazione che siano maggiormente attrattivi per la popolazione adulta e più vicini ai luoghi di lavoro degli utenti.

In questa ottica la valorizzazione del personale dotato di specifiche competenze professionali capaci di veicolare e valorizzare i processi di apprendimento adulto diventa un elemento non secondario su cui sarà necessario avviare future, ma non troppo, riflessioni operative.

Antonella Mastrogiovanni e Alessia Mattei