Numero 90

Indice

Sebastiana Fisicaro Digitale vs analogico

Rita Bramante Zia Bianca scrittrice per caso

Liuba Ballocco Disfide matematiche: attività interdisciplinare in una classe di indirizzo tecnologico meccanico

Liuba Ballocco Disfide matematiche. Bibliografia e sitografia del progetto

Presentazione

Nell’articolo Digitale vs analogico “reale contro virtuale” Sebastiana Fisicaro  parte da  un recente Webinar  sul tema, riflette sulla circolare del Ministro  sull’ uso del cellulare in classe,  e ripercorre, da un lato, i risultati delle ultime indagini Ocse circa l’adeguatezza delle competenze che la scuola fornisce  agli studenti per renderli capaci di destreggiarsi in modo efficace tra i nuovi strumenti che le tecnologie forniscono, e, dall’altro, si chiede come intervenire sulla obsolescenza  della scuola; di qui avvia un   ripensamento su  finalità e scopi di questa  e sulle opportunità offerte dal digitale  per creare un clima di creativa  collaborazione nelle classi, finalizzato ad aiutare il singolo studente  a crescere   entro il contesto sociale, che la scuola rappresenta .

Rita Bramante ricostruisce in un  agile testo dal titolo  Zia Bianca scrittrice per caso la storia di una lettrice/scrittrice che, fin da bambina, scopre il gusto e il piacere di leggere,   lo  coltiva con approfondimenti, curiosando subito in altri testi, lo  difende in un suo primo incontro /scontro con una docente di scuola media  e ne fa la cifra del suo impegno di lavoro come autrice, traduttrice ecc. rivendicando la libertà  di usare il libro, senza mai costringersi a tempi e  modalità che potrebbero  sciupare questo grande piacere. 

Liuba Ballocco nell’interessante  contributo  Disfide matematiche rende conto, con precisa e puntuale documentazione, di  un progetto interdisciplinare realizzato in una classe seconda superiore di indirizzo tecnologico meccanico. L’ispirazione, da  cui  nasce il progetto,  sono gli insegnamenti di L. Lombardo Radice. Imparare a giocare, stabilendo e rispettando regole oneste, crea l’abitudine a una convivenza civile molto di più che non lunghe prediche di educazione civica.  L’esposizione del lavoro dimostra efficacemente come questa non sia una utopia, ma un realizzabile programma di lavoro a scuola. La ricca bibliografia e la  sitografia   dedicata offrono guide e piste di lavoro utilmente percorribili.