Numero 132

Pubblicato il: 27/09/2025 17:04:52 -


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Articoli pubblicati durante il mese di Settembre 2025

Redazione: Inizia un nuovo anno scolastico

All’inizio del nuovo anno scolastico, la redazione di Education apre con un appello forte e necessario: il “manifesto contro il bullismo degli adulti” del professor Piero Lucisano. In un tempo in cui le responsabilità educative rischiano di essere sottovalutate o rimosse, Lucisano richiama l’attenzione sul ruolo decisivo degli adulti – in famiglia, a scuola, nelle istituzioni – nel promuovere rispetto, dialogo e comportamenti responsabili. Non una nostalgica difesa del passato, ma una proposta rivolta al presente e al futuro: ricordare che educare significa dare esempio e costruire modelli di convivenza civile, senza legittimare violenza e superficialità.

Piero Lucisano: Appello

Piero Lucisano, con il suo Appello contro il bullismo degli adulti, invita a riflettere su un aspetto spesso trascurato del fenomeno del bullismo: le sue radici nel comportamento degli adulti e nel linguaggio pubblico. In un contesto sociale e politico sempre più dominato da aggressività verbale, umiliazione e sopraffazione, il testo richiama alla responsabilità educativa di chi esercita ruoli di potere e influenza. Non basta contrastare il bullismo giovanile nelle scuole: è necessario che la società tutta – politici, media, istituzioni e cittadini – recuperi il valore della buona educazione, del rispetto e del dialogo, per offrire ai giovani modelli positivi e costruttivi.

Fiorella Farinelli: Una circolare per Gaza

Fiorella Farinelli riflette criticamente sulla circolare “riservata” dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio che invita i dirigenti a limitare il dibattito sul conflitto a Gaza all’interno delle scuole. L’autrice mette in luce i rischi di un approccio burocratico e restrittivo che esclude i collegi docenti dal confronto su temi che toccano profondamente la vita degli studenti e della società. La scuola, sottolinea Farinelli, non può restare indifferente di fronte a guerre e tragedie che scuotono le coscienze: ha invece il compito di offrire strumenti culturali e spazi educativi per elaborare domande, emozioni e riflessioni delle nuove generazioni.

Walter Moro: Il difficile percorso delle Indicazioni Nazionali

Walter Moro analizza il percorso e le criticità delle nuove Indicazioni Nazionali elaborate dalla commissione Valditara, dopo i rilievi sollevati dal CSPI e dal Consiglio di Stato. La sospensione del parere mette in luce carenze nell’analisi di impatto, rischi di disuguaglianze educative e una visione didattica centrata sui contenuti a scapito delle competenze. Moro sottolinea la necessità di distinguere il piano politico da quello culturale e didattico, difendendo i principi delle Indicazioni del 2012 – inclusione, centralità dello studente e autonomia scolastica – e invitando a una mobilitazione per preservare un modello di scuola democratica e innovativa.

Vittoria Gallina: EDUCATION AT A GLANCE 2025

Vittoria Gallina analizza il rapporto Education at a glance 2025 dell’OCSE, dedicato all’istruzione terziaria. Partendo da una riflessione personale sul linguaggio asettico dei dati statistici, l’autrice mette in luce le profonde disuguaglianze di accesso e di completamento dei percorsi universitari, il legame tra background familiare e opportunità di studio, le ricadute sul mercato del lavoro e le sfide legate alle competenze effettive, oltre ai nodi critici di spesa e carenza di insegnanti. Un testo che invita a leggere i numeri come strumenti indispensabili, ma anche a coglierne le implicazioni sociali e culturali.

Giorgio Allulli: La Maturità autoreferenziale

Giorgio Allulli critica la riforma dell’Esame di Stato varata dal Ministero, definendola affrettata e superficiale rispetto alle reali problematiche dell’attuale maturità. Promozioni quasi totali, scarsa coerenza con i dati Invalsi e differenze territoriali rendono l’esame un rito formale più che una verifica attendibile. Allulli richiama il confronto con altri Paesi europei, dove sistemi di valutazione esterni garantiscono maggiore omogeneità, e propone correttivi concreti per restituire al nostro esame finale quel ruolo di terzietà indispensabile ad alzare gli standard qualitativi della scuola italiana.

Vittoria Gallina: Promuovere e sostenere la literacy nell’era digitale

L’8 settembre  l’UNESCO celebra a Parigi la Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione (ILD), occasione non solo per fare il punto sui dati globali, nazionali e locali, ma soprattutto per riflettere criticamente sul significato di literacy nell’era digitale. La diffusione di internet e delle tecnologie intelligenti ha reso evidente come l’alfabetizzazione non sia più limitata alla lettura e alla scrittura, ma includa competenze digitali indispensabili per partecipare pienamente alla vita sociale, culturale ed economica. Tuttavia, persistono gravi disuguaglianze: milioni di giovani e adulti restano privi delle competenze di base, e la digitalizzazione rischia di ampliare i divari di accesso e di opportunità, specialmente nei paesi a basso reddito e tra le donne. L’ILD 2025 si propone dunque di rilanciare la literacy come bene comune e diritto umano, nonché come strumento di empowerment e di inclusione, esplorando politiche, pratiche e partnership capaci di garantire una transizione digitale equa e sostenibile.

Giorgio Allulli: La gamba mancante del sistema di valutazione

L’articolo analizza lo stato di attuazione del Sistema nazionale di valutazione (SNV), istituito dal DPR 80 del 2013 per garantire un miglioramento continuo delle scuole italiane attraverso due passaggi fondamentali: l’autovalutazione interna e la valutazione esterna da parte di nuclei indipendenti. Se la prima fase ha trovato applicazione rapida grazie ai protocolli Invalsi, la seconda ha incontrato forti rallentamenti, con un numero di visite alle scuole largamente insufficiente rispetto agli obiettivi previsti. L’autore sottolinea come questa carenza riduca l’efficacia dell’intero sistema, trasformando spesso l’autovalutazione in un mero adempimento burocratico, incapace di cogliere criticità reali. Attraverso l’analisi di un caso concreto, viene mostrato come i dati forniti dagli studenti possano essere sottoutilizzati o addirittura contraddetti nei rapporti ufficiali delle scuole. Da qui l’urgenza di rafforzare la valutazione esterna non come giudizio, ma come supporto indispensabile a un percorso autentico di miglioramento della qualità educativa.

Cristian Ruggieri: Competenze e conoscenze: oltre la falsa dicotomia

Il dibattito sulle Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo ruota attorno al delicato rapporto tra conoscenze e competenze, tema che ha diviso docenti, pedagogisti e dirigenti scolastici. La centralità restituita alle conoscenze viene letta da alcuni come un ritorno a un modello tradizionale, contrapposto alla scuola delle competenze, vista invece come più attenta alle soft skills e alle esigenze della contemporaneità. L’articolo evidenzia come questa contrapposizione rischi di essere riduttiva, mostrando che i due approcci possono integrarsi: le competenze, infatti, non sostituiscono i saperi disciplinari, ma li valorizzano trasformandoli in strumenti concreti di crescita personale e culturale.

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